Attacco a oleodotto libico: si impenna il prezzo del petrolio
L’attacco terroristico a un importante oleodotto che porta al terminal di Sidra, sulla costa libica sul Mediterraneo, ha avuto un effetto immediato sui mercati. Appena la notizia è rimbalza a New York, il prezzo del petrolio ha cominciato subito a impennarsi: le quotazioni sono salite dell’1,49%, a 59,34 dollari al barile. Il terminale di Sidra, in Cirenaica, è sotto il controllo politico-militare del generale Khalifa Aftar, e non è lontano dall’altro terminale strategico di Ras Ranulf. Insieme, i due impianti rappresentano i principali terminali del greggio libico. L’oleodotto appartiene alla compagnia Waha Oil, una joint venture tra la compagnia nazionale petrolifera Noc (National Oil Corporation), Hess, Marathon Oil e ConocoPhillips. Dopo l’esplosione, fanno sapere fonti societarie, il pompaggio dal terminale è stato immediatamente interrotto. Prima dell’esplosione Waha Oil dichiarava una produzione di 260.000 barili al giorno. Dopo l’attentato, la produzione è crollata a 60.000-70.000 barili quotidiani.