Trovati sulle coste giapponesi otto scheletri di “balseros” nordcoreani
Otto scheletri sono stati trovati in una barca di legno di 7 metri arenata a Oga, nella prefettura di Akita, sulla costa del Mar del Giappone di fronte alla Corea del Nord. Lo ha reso noto la guardia costiera giapponese. Si è risaliti alla provenienza dei profughi dal ritrovamento di un pacchetto di sigarette con caratteri Hangul, che suggerisce che provenisse dalla Nordcorea. La macabra scoperta è arrivata quattro giorni dopo che altri otto uomini, ritenuti essere nordcoreani, sono stati ritrovati alla deriva in una barca da pesca di 20 metri al largo della costa di Yurihonjo, sempre ad Akita, giovedì scorso. Parte degli otto corpi rinvenuti lunedì erano ridotti a scheletri, il che sta a indicare che era trascorso un considerevole lasso di tempo da quando le vittime sono morte e rendendo anche difficile capire se fossero uomini o donne. Nel fine settimana, i corpi di altri due uomini erano stati trovati a riva a Sado, nella prefettura di Niigata, insieme a detriti apparenti di una o più barche di legno. La polizia sospetta che almeno uno possa provenire dalla Corea del Nord poiché sono state trovate addosso a uno dei corpi alcune lettere scritte in nordcoreano. Solo quest’anno, nove cadaveri e tre sopravvissuti sono stati raccolti da tre barche alla deriva su quelle coste, oltre a quelli trovati il lunedì e la scorsa settimana.