Tomba gay colorata e fosforescente al cimitero: infuria la polemica
Una tomba nel cimitero di Mariano Comense, comune nella Brianza sta scatenando le ire funeste per il suo innegabile essere molto vistosa, di pessimo gusto, non in linea con la sobria civiltà richiesta nell’edificazione dell’ultima dimora. Fa discutere la tomba che è un inno all’amore gay che il compagno ha voluto dedicare all’amico morto dopo 36 anni di amore. Si tratta di un sepolcro molto particolare, di un kitch proprio di chi vuole attirare le luci della ribalta, il che è disdicevole vista la circostanza funebre dove la pietas dovrebbe essere contenuta. Si tratta di un sepolcro colorato e fosforescente (dal blu elettrico al giallo), ma anche sopra le righe per dimensioni, forma, foto. Un pacchiano che più pacchiano non si può. Al punto che il capogruppo di Forza Italia, Andrea Ballabio, annuncia una mozione su quella sepoltura che “è un pugno in un occhio, quasi un insulto verso gli altri defunti”. Tutti sappiamo che i canoni e le dimensioni delle sepolure nei cimiteri devono rispondere a determinati requisiti.
Cubo blu e giallo fosforescente
Spiega il consigliere: “Nessuna discriminazione di genere”, per carità, mette le mani avanti Ballabio. Leggiamo le sue dichiarazioni rilasciate al Giornale. Solo che quella tomba a forma di cubo giallo e blu, decorata con le fotografie del defunto, che sembrano più gigantografie, sembra un fenomeno da baraccone che nulla centrano con l’amore e la devozione. La foto di questa orribile sepoltura è stata pubblicata su facebook dal compagno Corrado Spanger, sposato a Londra per poi avere l’unione civile registrata in Italia in seguito, quando la legge è passata. “Sto pensando che a Carlo farebbe piacere se i suoi amici andassero a trovarlo”, ha scritto.
“Si comportino come tutti”
“Il vero problema – dice il consigliere di FI – è che sia stato dato l’ok ad un progetto così, c’è stata una falla nei controlli comunali e nel regolamento cimiteriale – dice Ballabio – Per questo nella mia mozione chiederò che in futuro le tombe rispettino certi canoni di forme e colori, sperando che chi ha voluto quella ci ripensi e magari la modifichi un po’: vogliono l’uguaglianza, essere trattati come tutti, quindi si comportino come gli altri”.