Skinhead a Como, arriva la solita Boldrini e lancia la mobilitazione antifascista
Bravata skinhead a Como, figuriamoci se la Boldrini si lasciava sfuggire l’occasione per fare sfoggio del suo classico repertorio antifascista con l’immancabile appello alla “mobilitazione”. E infatti non se l’è lasciata sfuggire, scegliendo per il suo “proclama” la prestigiosa cornice dell’Accademia della Crusca. dove la presidente della Camera ha partecipato a un convegno. «A me sembra molto preoccupante – dice la Boldrini – quello che è avvenuto a Como purtroppo non mi sorprende perché abbiamo visto anche in altre zone , frequentemente, atti intimidatori, atti di provocazione, a volte atti violenti e quindi questo significa che non si possono sottovalutare queste iniziative. Ho apprezzato la saggezza degli operatori all’interno di questo centro che non hanno reagito, però a me è sembrata delirante la lettura di quel comunicato e la cosa di tracotanza che non possono essere ignorate». A questo punto la Boldrini lancia il solito appello antifascista «Ritengo che sia necessario ricorrere a delle misure adeguate ma ritengo anche che sia necessario che ci sia una mobilitazione civile su questo, perché non possiamo permettere a questi gruppi di sporcare la nostra bella Costituzione e la nostra democrazia, che non è compatibile con questi estremisti». Visto che si trovava all’Accademia della Crusca, la Boldrini poteva almeno provare a variare il suo repertorio lessicale. E invece eccola pronunciare le stesse parole da quando è presidente della Camera: fascismo e antifascismo. .