Romeni liberi di truffare i turisti: arrestati, se la ridono e ricominciano
A due giorni dall’arresto, tre romeni sono stati fermati nuovamente mentre cercavano di truffare i turisti con il gioco delle “Tre campanelle”, una variante della classica truffa da strada delle “Tre carte”. E’ successo a Roma, dove evidentemente l’intervento delle forze dell’ordine non basta a fermare i malintenzionati.
I romeni in azione nei luoghi turistici
Il primo episodio si è verificato su Ponte Sant’Angelo, a due passi dal Vaticano. E’ stato lì che una prima volta i carabinieri della compagnia Roma San Pietro hanno scoperto i tre romeni, di età compresa tra i 28 e i 49 anni, mentre, insieme ad altrettanti complici, cercavano di truffare turisti e passanti. La seconda volta i recidivi sono stati scoperti in via San Gregorio, nei pressi del Colosseo, mentre tentavano di raggirare una turista tedesca.
Una truffa che rende bene
Con i tre romeni già arrestati, ma comunque impenitenti, c’erano altri complici, che stavolta erano quattro. Ognuno aveva il proprio compito: il conduttore del gioco, i finti scommettitori, il pubblico e il palo. Dopo il loro intervento, i militari hanno restituito la banconota da 50 euro che la turista tedesca aveva già corrisposto al “banchiere” della banda e trovato altri 150 euro ritenuti provento della loro attività illecita. I sette truffatori, accusati di truffa in concorso, sono stati trattenuti in caserma in attesa del rito direttissimo.