«Per stendere Renzi bisogna sparargli»: è bufera su “Libero”
È bufera su Libero per un titolo decisamente hard sulla partecipazione Matteo Renzi a Dimartedì, talk show condotto da Floris su La7 . “Per stendere Renzi bisogna sparargli”, annuncia con soavità il quotidiano diretto da Vittorio Feltri, non nuovo alle (pesanti) provocazioni a mezzo stampa . «Ho scelto una metafora di uso comune: attribuire al mio titolo il valore di una minaccia – cerca di minimizzare Feltri – significa essere analfabeti».«E poi in un articolo non c’è solo il titolo: chi vuole capire meglio, legga il testo. E basta leggere il titolo per intero e i primi tre capoversi del pezzo per capire che Renzi è vittima del fuoco amico: «Nel Pd goffi tentativi per liberarsene» è la sinistra che gli spara”.
Ma le spiegazioni di Feltri non persuadono la seconda e la terza carica dello Stato. «Il titolo di Libero non è un’analisi politica. Non è una metafora. Non è una provocazione. Non è una sintesi. Non è una battuta. È solo triste e intollerabile spazzatura…», tuona su Twitter il presidente del Senato Pietro Grasso. Fulmini e saette anche dalla Boldrini ( e figuriamoci se si faceva scappare l’occasione): «Un titolo agghiacciante. Ed è solo l’ultimo di una lunga serie di incitamenti deliberati all’#odio. Questo non è giornalismo. Solidarietà a @matteorenzi»,
«Libero su Renzi usa linguaggio irresponsabile. Parte lesa non solo il segretario Pd, ma anche i giornalisti consapevoli della loro funzione sociale». Così Carlo Verna, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, commentando su Twitter «l’ennesimo titolo estremo di Libero». «A prescindere da iniziative del diretto interessato – aggiunge Verna in un secondo tweet – presenterò una segnalazione al Consiglio di Disciplina territoriale a tutela dei colleghi consapevoli della funzione sociale dell’informazione». Chi conosce Vittorio Feltri, sa bene che ci vuole ben altro per farlo impressionare…