Nuovi dettagli sul killer del Texas: si scopre che fuggì da una clinica psichiatrica
Passano i giorni, da quella maledetta domenica di sangue e terrore, ma l’orrore e il dolore non accennano ad attenuarsi: nel frattempo, però, particolari inediti e aggiornamenti dell’ultim’ora sul killer del Texas, Devin Kelley, autore della terrificante strage di Sutherland Springs, si affastellano ricreando, tessera dopo tessera, un mosaico investigativo che induce a considerare una verità su tutte: quella mattanza poteva essere in qualche modo prevista ed evitata.
Il killer del Texas fuggì da una clinica per malattie mentali
Guarda caso, infatti, si apprende in queste ore che nel 2012 il killer del Texas era fuggito da una struttura sanitaria per le malattie mentali nel vicino stato del New Mexico. Lo rivela un rapporto della polizia di El Paso, del quale riferiscono i media Usa. Nel report, che risale al 7 giugno del 2012, Kelley è definito un pericolo per sé e per gli altri. Il documento riporta anche che l’uomo aveva rivolto minacce di morte ai suoi superiori militari ed era stato scoperto mentre tentava di portare armi da fuoco all’interno della Base dell’Aeronautica di Holloman, nel New Mexico, dove l’uomo era di stanza.
Impossibile accedere ai dati del cellulare del killer
Segni evidenti di uno squilibrio che poi avrebbe portato alla tragedia di domenica scorsa. Gli investigatori che stanno indagando sulla strage di Sutherland Springs, intanto, non riescono ad accedere ai dati contenuti nel telefono cellulare del killer: il dispositivo è stato inviato ad un laboratorio dell’Fbi fuori Washington, dove gli esperti stanno tentando di decrittarne il contenuto. «Al momento non siamo in grado di entrare nel telefono», ha spiegato l’agente speciale dell’Fbi, Christopher Combs, nel corso di una conferenza stampa. L’Fbi non ha voluto riferire di quale tipo di telefono si tratti, per non fornire a potenziali criminali indicazioni su modelli di telefoni cellulari di difficile accesso per la polizia. Così, a parte gli aggiornamenti biografici, le indagini sembrano arenare in un vicolo cieco…