Nella Firenze di Renzi & c. la destra studentesca conquista le scuole
Si sono tenute in questi giorni, nel capoluogo toscano, le elezioni per la Consulta provinciale degli Studenti medi, che hanno svelato un risultato inaspettato e straordinario: Casaggì, lo storico movimento della destra identitaria fiorentina, ha ottenuto il 60% dei consensi, la presidenza delle assise e trentuno delegati, quattro volte in più delle liste dei Giovani Democratici. Nella roccaforte renziana, dunque, diciottomila studenti scelgono di votare la lista di Casaggì – Azione Studentesca, che al primo punto del programma sfoggia una chiara critica alla “Buona Scuola” dell’ex premier e all’alternanza scuola-lavoro del ministro Fedeli. Un segnale forte, da non sottovalutare, soprattutto se si analizzano le proposte degli studenti identitari, che hanno intitolato la propria campagna “Tutto per la Patria”, operando una forte critica della società multietnica e della “scuola funzionale ai processi del mondialismo”. Un programma chiaro, ma anche pragmatico, volto ad affrontare le problematiche quotidiane di quelle migliaia di studenti che sono stanchi di fare lezione in aule fatiscenti mentre i presidi sono impegnati ad organizzare le conferenze commemorative per i cento anni della rivoluzione bolscevica. Una rivincita importante, in una città che per decenni ha subito l’egemonia culturale e fisica degli antagonisti, che solo qualche mese fa piazzavano ordigni davanti alle librerie e alle sedi di destra, cercando di impedire con la violenza qualunque manifestazione fuori dal coro. Un’agibilità conquistata sul campo, dunque, battendo il territorio strada per strada e scuola per scuola, ogni giorno, con costanza e decisione. “Abbiamo vinto – dichiarano i dirigenti di Casaggì e Azione Studentesca – contro i seminatori di odio politico dei centri sociali, i servi sciocchi del Partito Democratico e l’intellighentzia baronale sessantottina. Abbiamo incrinato il dogma di un’egemonia “rossa” che si dimostra lontana dalla realtà e dalle esigenze delle giovani generazioni. Abbiamo riconquistato uno spazio d’azione attraverso la volontà e la presenza militante”. E’ di queste ore poi la notizia che Azione Studentesca ha conquistato la Consulta Provinciale anche a Prato, dimostrando che la Toscana – storicamente progressista – si sta dimostrando la prima linea di un cambiamento che, la scorsa primavera, si era già materializzato con la vittoria di Alessandro Tomasi a Pistoia.