Molestie sessuali a Hollywood, per Weinstein si mette male: è class action
Nuova svolta nella vicenda di molestie e violenze sessuali che ha per protagonista l’ex re di Hollywood, Harvey Weinstein. Una donna, il cui nome non è stato rivelato, ha presentato una class action contro il produttore, la sua società di produzione, la The Weinstein Company e la casa di produzione e distribuzione Miramax. Secondo quanto esposto nelle 59 pagine del ricorso presentato davanti al tribunale di Los Angeles, la donna è una delle “centinaia” di attrici attirate da Weinstein in uffici o camere di albergo con la promessa di una carriera nel cinema e poi assalite o violentate dal produttore.
Il ricorso contro Weinstein
Il comportamento di Weinstein nei confronti delle donne, si afferma nel ricorso, è stato reso possibile dalla rete di collaboratori alla Twc e alla Miramax, fondata insieme al fratello Bob e poi ceduta alla Disney nel 1993. Questo «consorzio di entità» ha «lavorato attivamente all’unisono per nascondere e far proseguire» il comportamento di Weinstein nei confronti delle donne, ha affermato l’avvocato Steve Berman, dello studio legale Hagens Berman, che rappresenta la presunta vittima. Secondo il ricorso, Weinstein assalì l’attrice durante un provino per una produzione della Miramax. Il produttore avrebbe anche minacciato di “rovinare” la carriera della donna se questa non avesse accettato le sue avances.