Mafia, anche uno zoo esotico tra i beni del “mammasantissima” di Andria
Aveva anche uno zoo con animali esotici un 63enne di Andria imputato per estorsione e indagato, tra l’altro, per traffico di droga. All’uomo, insieme al giardino zoologico, sono stati sequestrati un agriturismo e beni complessivi per un milione e mezzo di euro.
Le attività del “mammasantissima” di Andria
Il 63enne, attualmente detenuto nel carcere di Trani, è sotto indagine per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e contrabbando di tabacchi, mentre è a processo per estorsione aggravata dal metodo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti. Il provvedimento di sequestro dei suoi beni è stato emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Trani su proposta della Dda di Bari. Il 63enne, fanno sapere i carabinieri, veniva soprannominato «mammasantissima nel contesto delinquenziale di Andria e dei Comuni limitrofi, proprio per il ruolo di vertice assunto in seno a diverse consorterie dedite allo smercio di stupefacenti».
Tra i beni sequestrati lo zoo e un ippodromo
Dall’indagine patrimoniale sviluppata dalla compagnia di Andria è emerso che l’uomo aveva reinvestito i proventi illeciti, sia costituendo società ad hoc nell’imprenditoria turistica e agroalimentare, sia acquistando una serie di beni immobili e disponibilità finanziarie che erano riconducibili a lui, anche se dichiarava un reddito basso e quegli stessi erano intestati a suoi congiunti o prestanome. Dalle indagini è emersa anche, spiegano i carabinieri, «l’abilità e l’astuzia» dell’indagato nel reimpiegare il denaro ricavato dallo spaccio di stupefacenti e dal contrabbando di tabacchi in attività imprenditoriali. Tra i beni sequestrati si segnalano un rinomato agriturismo con ippodromo a Coda di Volpe; un’azienda attiva nella produzione e nel commercio di ortofrutta; numerosi fondi agricoli, destinati anche alla pastorizia ed estesi complessivamente per oltre 5 ettari, oltre al giardino zoologico esotico.