Librandi esterna (a modo suo) anche sulle elezioni in Sicilia. E la spara grossa

7 Nov 2017 15:09 - di Eleonora Guerra
librandi

Prima ammette la sconfitta del Pd, poi ci ripensa e dice che non è vero che i democratici sono usciti perdenti dalle elezioni in Sicilia. Il voto di domenica deve aver gettato il deputato Gianfranco Librandi un po’ in confusione, almeno stando alle sue dichiarazioni rilanciate dalle agenzie di stampa.

«Il Pd ha subito una sconfitta netta». Anzi no

«Il Partito democratico ha subito una sconfitta netta a livello locale, che però non può essere proiettata su scala nazionale», è stata la prima dichiarazione di Librandi, nella quale c’è una ammissione della debacle, sebbene circoscritta al livello territoriale e mitigata dalla pretesa che «oggi il centrosinistra resta l’unico schieramento politico in grado di rilanciare il Paese e dargli stabilità, nonostante pare che alla sinistra del Pd qualcuno non perda occasione per remare contro». Una mezz’oretta dopo, però, le agenzie hanno battuto un’altra dichiarazione, stavolta di segno totalmente diverso: «Non è vero che il Pd è quello che ha perso le elezioni in Sicilia: il vero sconfitto – ha detto Librandi – è Luigi Di Maio che ha fallito la sua prima prova da leader». «Di Maio – ha aggiunto il deputato Pd – era sicuro di vincere e ha dovuto battere in ritirata anche rispetto al confronto televisivo con Matteo Renzi. Il Movimento 5 Stelle, rispetto a quanto ottenuto sull’isola alle politiche del 2013 ha perso voti».

Poi Librandi sposa la linea Renzi

Cosa abbia portato Librandi a mutare così nettamente giudizio non è dato sapere, ma certo non si può non notare che tra la prima e la seconda dichiarazione siano arrivate le parole di Matteo Renzi, secondo il quale «noi pur avendo perso, siamo cresciuti rispetto al 2013» e i veri sconfitti sull’Isola sarebbero i Cinque stelle. Dunque, che sia un ripensamento intimo o dettato dall’esterno, non c’è dubbio che Librandi con la seconda dichiarazione si sia attestato sulla linea dettata da Renzi, rincarandola. «È inutile che Di Maio canti vittoria: è stata una debacle. I cittadini siciliani – ha concluso Librandi – non hanno creduto alle tante bufale e promesse del Movimento e più il “leader” nazionale si è fatto vedere, più ha perso consensi. D’altronde chi li ha visti all’opera, come i cittadini del municipio di Ostia, li ha già sonoramente abbandonati».

 

 

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