Libia, incredibile blitz della polizia al Salone del Fumetto: «Offendono l’Islam»
Libia, le forze speciali di deterrenza Rada che svolgono funzioni di polizia a Tripoli, hanno fatto irruzione ieri pomeriggio alla Libya Comic Con – il Salone del Fumetto che si tiene per il secondo anno consecutivo nella capitale libica – e arrestato più di 20 persone con l’accusa di “oltraggio all’Islam” e “delitti contro la moralità pubblica”. E’ quanto si legge sul giornale online Libya Herald, che ha raccolto la denuncia degli organizzatori.
“Sono arrivati intorno alle 17.45 – ha raccontato uno degli organizzatori – Hanno arrestato più di 20 persone, tra organizzatori, partecipanti e visitatori”. “È stato fermato chiunque avesse un badge, anche i visitatori che sono stati scambiati per organizzatori per via del badge – ha detto la fonte coperta da anonimato – Non abbiamo ancora i numeri esatti, stiamo facendo delle verifiche. Nella notte alcune persone sono state rilasciate”.
“Tra le persone che sono state fermate e poi rilasciate – ha aggiunto – alcune sono state picchiate, si sono viste tagliare a zero i capelli ed è stato detto loro che la Libia è un Paese musulmano e non uno Stato liberale”.
“Sei membri dell’organizzazione sono tuttora in,stato di fermo”, ha proseguito la fonte, precisando che le persone arrestate sono anche accusate di istigazione alla violenza per alcuni fumetti che ritraggono scene violente. Durante il blitz, aggiunge il Libya Herald, sono stati sequestrati alcuni lavori.
Secondo la fonte gli organizzatori avevano i necessari permessi per l’evento e nel contratto con il centro conferenze che ospita la manifestazione avevano accettato una clausola che vietava attività in contrasto con la “moralità pubblica”.