L’ex-terrorista dell’Fplp Leila Khaled respinta a Fiumicino, dirottò 2 aerei (video)
E’ considerata una specialista di dirottamenti aerei a fini terroristici – il 29 agosto 1969 dirottò, prima donna nella storia, il volo Twa fra Los Angeles e Tel Aviv chiedendo la liberazione di alcuni detenuti palestinesi nelle carceri israeliane e, l’anno dopo, tentò la stessa impresa con quello dell’El Al in volo da New York ad Amsterdam armata di due bombe a mano nel quadro dei 4 dirottamenti multipli organizzati dall’Fplp di George Habbash nel settembre 1970 ma venne catturata – Leila Khaled respinta a Fiumicino, l’ex-terrorista araba del Fplp, il Fronte popolare per la liberazione della Palestina, organizzazione inserita nella black list per terrorismo dell’Unione Europea che, secondo gli ultimi accertamenti, potrebbe essere dietro alla strage di Bologna.
La Polaria di Fiumicino l’ha intercettata all’aeroporto Leonardo da Vinci, in arrivo da Amman. E l’ha rispedita a casa, nella capitale della Giordania, dove attualmente l’ex-terrorista, grande amica di Carlos lo Sciacallo, vive. Ufficialmente perché sprovvista del visto dell’area Schenghen in corso di validità. Al controllo passaporti è emersa la mancanza di un visto valido e, quindi, l’identità della donna celebrata dall’Fplp, di cui è membro dell’ufficio politico, come un’eroina.
«Come previsto dalla normativa nazionale e internazionale Schengen, la donna è stata respinta alla frontiera e imbarcata su un aereo diretto ad Amman», spiegano dal Dipartimento di Ps.
La reazione dell’Fplp non si è fatta attendere: «Khaled doveva partecipare a una serie di iniziative e di conferenze politiche organizzate dall’Unione democratica arabo-palestinese in Italia in occasione del 50esimo anniversario della nascita del Fplp – fanno sapere dall’organizzazione terroristica – il Fronte popolare sta seguendo attentamente la rabbiosa campagna sferrata da organizzazioni del movimento sionista e dalle forze della destra fascista e razzista in Europa nel corso degli ultimi mesi contro il Fronte popolare e contro la resistenza palestinese e libanese. La decisione delle autorità italiane fa parte di questa campagna».
Secondo il Fplp, quella delle autorità italiane è «una decisione politica per eccellenza e una presa di posizione a favore dello Stato d’occupazione (Israele, ndr) e della sua entità razzista» e «non esprime la posizione delle forze progressiste e democratiche né i valori del popolo italiano, che è contrario alle guerre, al razzismo, al fascismo e all’occupazione».
Leila Khaled si era avvicinata all’età di 15 anni all’organizzazione radicale del Movimento nazionalista Arabo fondato da George Habbash e la cui ala palestinese diverrà poi il Fplp. Iniziò la sua carriera terroristica nel 1969 lasciando il suo incarico di insegnante per partecipare ad un addestramento in un campo paramilitare in Giordania. Da lì al suo primo dirottamento passarono pochi mesi. Il 29 agosto dirottò assieme a un pugile arabo il volo Twa fra Los Angeles e Tel Aviv imbarcandosi sul velivolo allo scalo che aveva fatto a Fiumicino. I 116 passeggeri saranno poi fatti sbarcare, nessuno rimarrà ucciso e l’aereo verrò fatto saltare in aria dai terroristi.
L’azione e una serie di foto che la ritraggono con la kefiah e un kalashnikov fra le mani le porteranno celebrità in tutto il mondo – negli anni successivi tre gruppi musicali le dedicheranno ognuno una canzone – e Leila Khaled si vedrà costretta a cambiare la sua identità sottoponendosi a diversi interventi chirurgici con l’intento di portare a compimento altri atti di pirateria aerea senza essere identificata.
Così l’anno successivo, nel settembre del 1970, insieme a un sandinista nicaraguense naturalizzato americano, Patrick Argüello, che finirà poi ucciso da una guardia privata della El Al durante il tentativo di dirottamento, Leila Khaled cercherà di impadronirsi, armata di due bombe a mano, dell’aereo della compagnia di linea israeliana in volo fra Amsterdam e New York. nel quadro dei dirottamenti multipli che l’Fplp aveva organizzato. La colluttazione con l’agente di sicurezza della El Al e l’uccisione del complice Patrick Argüello metterà fine al tentativo di dirottare il velivolo che atterrerà all’aeroporto di Heathrow dove la terrorista sarà arrestata e, successivamente, rilasciata il 1 ottobre dello stesso anno nel quadro di uno scambio di prigionieri.
Il 17 maggio 2009, grazie all’Associazione turca di solidarietà con il popolo palestinese e il Medio Oriente, Leila Khaled ha potuto parlare al telefono una ventina di minuti con il suo vecchio amico Ilich Ramirez Sachez detto Carlos detenuto in Francia dopo un processo che lo ha condannato all’ergastolo.