Leopolda, la mossa disperata di Renzi: daremo 80 euro alle famiglie con figli
«Non sarebbe serio non fare i conti con la sconfitta del 4 dicembre. È l’ultima volta che lo faccio, ma era giusto parlarne alla Leopolda». Matteo Renzi conlude il meeting della Leopolda e fa un’autocritica tardiva, gioca con le immagini suggestive, i richiami ai film, la propaganda e la proiezione al futuro. Coccola giovani, anziani e donne. Parla di fake news. E poi la mossa disperata: «Bisogna estendere gli 80 euro soprattutto alle famiglie che hanno figli». Immancabilmente, parlando della sconfitta al referendum, attacca il Cavaliere: «Noi non siamo come Berlusconi che quando perde dà la colpa agli altri, come i Cinquestelle dicono che c’è un complotto. Quando si perde è perché gli italiani scelgono gli altri, vale per tutti. Io voglio invitarvi all’onestà intellettuale: abbiamo perso quella sfida ma la rifarei domani, era giusto, quella battaglia ci deve insegnare qualcosa. Siamo ancora qui, sorridenti». E poi ancora: «Se guardiamo indietro a ciò che è accaduto quest’anno diciamo, eh, però, se fosse andato bene il referendum oggi si che l’Italia opererebbe un ruolo diverso».
Renzi: «Siamo più forti di prima»
Cerca di recuperare credibilità. «A sinistra cambiano i nemici ogni anno… io sono fuori categoria. Ma noi non abbiamo nemici». E poi ancora: «Se vivi di rancore non cambi il Paese, se accetti la sfida sul terreno del fango non costruisci. Dobbiamo avere il coraggio di partire da ciò che ci ha bruciato, il referendum. Ma oggi siamo ancora qui, più forti di prima». «Se immagino il futuro dell’Italia non penso alla robotico o all’innovazioni tecnologico, certo tutto sarà diverso. So per certo che l’Italia un posto ce lo avrà, ma chi fa politica prima di preoccuparsi della legge elettorale o dei collegi il suo grido è “voglio più vita”. Per questo sono orgoglioso di soldi spesi in cultura o delle leggi sui diritti civili o nel sociale», ha quindi detto Renzi, prendendo spunto da una frase del film di Scott Blade Runner. Renzi poi gioca la carta del futuro: «La ragione sociale del Pd è la cultura, il sociale. Le leggi più importanti per noi sono quelle sui diritti. Per noi, queste leggi sono un valore fondamentale Tra pochi mesi inizierò una campagna elettorale, ma prima nostra proposta non sarà un bonus, un diritto, ma è il servizio civile obbligatorio per tutti i ragazzi e ragazze del nostro Paese. Non siamo carne per algoritmi siamo uomini e donne. Il futuro non nega il lavoro». In campagna elettorale? «Nei collegi metteremo i candidati migliori».