L’archistar “rosso” Fuksas cade dalla Nuvola: lo Stato gli chiede i danni

11 Nov 2017 14:20 - di Robert Perdicchi

L’archistar rosso, amato e coccolato per anni, con incarichi e consulenze, dalla sinistra italiana, Massimiliano Fuksas, potrebbe essere costretto a restituire allo Stato italiano una parte dei suoi milionari compensi per un’irregolarità che la Corte dei Conti gli contesta: un”doppio incarico”, assunto negli interminabili e costosissimi anni di costruzione della Nuvola dell’Eur, Fuksas avrebbe  provocato un danno all’Erario per 1,7 milioni. Secondo il Corriere della Sera, una “duplicazione degli incarichi avrebbero inciso sui costi della Nuvola”. “L’architetto star che ha progettato i lavori si sarebbe ritagliato uno spazio per ulteriori profili raddoppiando il suo ruolo. Già direttore dei lavori aveva svolto anche l’incarico di supervisore artistico dell’opera ultramoderna, una funzione di puro controllo su materiali e rifiniture della costruzione, già implicita nel ruolo apicale”. La magistratura contabile inchioda dunque Fuksas e due componenti del consiglio d’amministrazione di Eur Spa che tra il 2011 e il 2012 dovevano verificare il corretto andamenti dei lavori. Su un’opera, la Nuvola, di dubbia utilità e che negli anni ha visto lievitare i costi fino a 352 milioni di euro.

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