La Turchia adesso minaccia l’invasione del Kurdistan iracheno

3 Nov 2017 19:47 - di Redazione

Ha provocato oltre 180mila sfollati, in gran parte curdi, il conflitto in Iraq per le aree contese tra le forze di Baghdad e quelle del governo regionale del Kurdistan. Lo ha reso noto l’ufficio del Coordinatore Umanitario delle Nazioni Unite in Iraq. “Al 2 novembre, oltre 183mila persone risultano sfollate nelle aree contese, incluse 79mila dalla città di Kirkuk”, si legge in un comunicato. Intanto le autorità del governo regionale del Kurdistan iracheno hanno annunciato di aver proposto il dispiegamento di unità curde e irachene nei pressi di un valico strategico al confine con la Turchia nel quadro di un meccanismo che prevede anche la partecipazione di “rappresentanti” della coalizione anti-Isis a guida Usa. In un comunicato diffuso oggi il ministero dei Peshmerga afferma che alti ufficiali hanno avanzato il 31 ottobre una serie di “proposte” al governo federale di Baghdad, compresa quella che riguarda il “dispiegamento” temporaneo “a Fishk-Khabur di una forza congiunta, composta da unità dei peshmerga e dell’esercito iracheno e rappresentanti della coalizione a guida Usa” con l’obiettivo di “garantire una gestione temporanea fin quando non sarà raggiunto un accordo nel rispetto della Costituzione irachena”. Gli altri punti indicati nel comunicato riguardano “il cessate il fuoco su tutti i fronti”, il proseguimento della “cooperazione” tra i peshmerga e l’esercito iracheno nella lotta all’Isis, il dispiegamento temporaneo di “forze congiunte in tutti i territori contesi” e l’avvio di “negoziati politici”. Le autorità curde ribadiscono che “il dialogo politico, e non le minacce e le accuse infondate, restano l’unica via per arrivare a una definizione” della crisi innescata dal referendum del 25 settembre sull’indipendenza del Kurdistan iracheno. La Turchia però non esiterà a intervenire contro il Pkk lungo il confine con l’Iraq in caso di minacce per la sua sicurezza. È quanto ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in dichiarazioni alla stampa di ritorno dalla visita ufficiale in Azerbaijan. “In questo momento è fuori discussione un intervento armato contro il Pkk da parte del governo centrale dell’Iraq – ha detto Erdogan che ha incontrato il premier iracheno Haider al-Abadi la scorsa settimana ad Ankara – La loro priorità è Daesh (o Isis) e non vogliono avventurarsi in una simile situazione prima della sconfitta di Daesh”.

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