Italia nella morsa del maltempo: acqua alta a Venezia, colate di fango nel Napoletano

6 Nov 2017 13:32 - di Redazione

Un’ondata di maltempo sta flagellando l’Italia: e dopo la bomba d’acqua di ieri sulla capitale, da nord a sud, da Genova a Pantelleria, è caos sui collegamenti (ferroviari come marittimi), disagi alla viabilità urbana e paura tra i cittadini, specie laddove nubifragi ed esondazioni hanno provocato lo smottamento del terreno, caduta di alberi, frane, colate di fango e paura, tanta paura, tra i cittadini. E l’allerta meteo non può che venire prorogata. vediamo allora, riassunta in un rapido schema, la situazione in diverse zone dello Stivale, quelle al momento più colpite. A partire dal Veneto, dove «la situazione, che ha visto l’attivazione di decine di squadre della protezione civile, sta lentamente tornando alla normalità – ha appena sottolineato il Comune – e dove una quindicina di squadre sono ancora operative con motopompe e altre attrezzature nelle zone più colpite».

Il maltempo si abbatte sul Belpaese: ecco come e dove nel dettaglio

1) Un nubifragio si è abbattuto sulla città di Reggio Calabria nella notte e questa mattina presto, provocando allagamenti e pesanti disagi ai cittadini. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco dopo che l’acqua ha invaso strade, piazze e case. Critica la situazione nell’area nord della città, mentre in tutto il centro si segnalano tombini saltati, alberi spezzati, allagamenti. In alcune zone del perimetro urbano è saltata l’energia elettrica e un’auto si sarebbe ribaltata a causa dell’asfalto viscido per la pioggia, mentre un’altra vettura sarebbe rimasta incastrata in un tombino, che si era scoperchiato per la forte pressione dell’acqua. La situazione più disagiata si registra accanto allo stadio della città dove l’acqua ha raggiunto i tettucci delle automobili parcheggiate. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco che stanno cercando di liberare alcune persone rimaste bloccate in casa.

2) Ancora condizioni di instabilità sulla Liguria dove, esaurita l’allerta per forti temporali, nelle ultime ore il meteo è stato caratterizzato ancora da precipitazioni e forte vento. «Temperature in calo e, tra la serata di ieri e la mattinata di oggi, temporali residui, hanno interessato la zona dell’estremo ponente, in particolare le aree interne», come spiegano da Arpal, il centro meteo funzionale della Regione Liguria. I pluviometri della stazione di Rocchetta Nervina, nell’imperiese, hanno fatto registrare un totale di 115 millimetri di pioggia caduta nelle ultime ore.Venti forti di tramontana con raffiche settentrionali che hanno raggiunto una velocità intorno ai 63 chilometri orari in provincia di Genova e nel savonese. Tanti gli interventi nella notte dei vigili del fuoco in particolare su Genova per alberi caduti e cartelli stradali sradicati dal vento. E sempre per via del forte vento all’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova due voli per Roma e uno per Monaco di Baviera sono stati cancellati.

3) Anche la Campania nella morsa del maltempo: sono numerose le criticità idrogeologiche riscontrate dalla Protezione civile della Campania sull’intero territorio regionale in conseguenza delle precipitazioni che hanno interessato la regione coinvolgendo anche Napoli. In particolare, colate di fango misto a prodotti della combustione derivante dagli incendi di questa estate si sono registrate ad Angri e Terzigno. Allagamenti significativi a Scafati, per l’esondazione del Rio Sguazzatoio, a Castel San Giorgio per la rottura di un argine della Solofrana, in Penisola Sorrentina, a Caserta e in tutta la sua provincia, nella provincia di Benevento e nel Salernitano. A Napoli le zone maggiormente interessate dalle criticità sono state quelle ad est del capoluogo. In provincia di Benevento, Caserta e Salerno molti pluviometri hanno registrato un superamento di soglia. Squadre di volontari sono in azione dalla notte scorsa in numerose aree interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico. La Protezione civile della Regione Campania ha prorogato l’avviso di allerta meteo almeno fino alle 20 di domani.

4) Sospesi i collegamenti sulla tratta Trapani-Pantelleria: la Siremar ha comunicato che la motonave Pietro Novelli in servizio sulla tratta Trapani-Pantelleria ha sospeso la corsa delle 23 di ieri «per avverse condizioni metereologiche».

5) A Jesolo una mareggiata porta via 50.000 metri cubi di sabbia: è stata una combinazione micidiale, la punta massima dell’alta marea unita al vento di scirocco; i danni provocati dalla prima perturbazione di novembre sono notevoli e sempre sviluppati in prevalenza nella zona della Pineta.

6) Torna l’acqua alta a Venezia: il Centro Maree del Comune cittadino ha registrato ieri alle ore 23.50, al mareografo di Punta della Salute, una punta massima di 127 cm. L’evento è stato causato da una forte perturbazione che ha generato una saccatura sul Golfo di Genova. Tale configurazione è stata all’origine dei venti di scirocco che hanno interessato il mare Adriatico. Le previsioni meteorologiche avevano ipotizzato il progressivo intensificarsi della forza del vento, che avrebbe dovuto bruscamente interrompersi al passaggio della perturbazione. Ciò non è avvenuto e il vento ha continuato a soffiare a circa 60 km/h ben oltre il limite orario previsto. Il perdurare del vento ha causato il progressivo innalzamento del livello del mare al di sopra dei livelli previsti dalla modellistica numerica. Il Centro Maree ricorda che è da qualche anno che non si verificava un fenomeno di questa intensità: l’ultima volta che si sono registrati valori superiori ai 125 cm è stato il 12 febbraio 2013, giorno in cui la marea ha raggiunto i 143 cm.

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