Israele contro il Giro d’Italia, via la dicitura “Gerusalemme ovest” dalla mappa

30 Nov 2017 14:16 - di Redazione

Israele protesta con gli organizzatori del Giro d’Italia. Pubblicata sul sito e divulgata in tv la mappa della competizione ciclistica, i ministri della Cultura e dello Sport Miri Regev e del Turismo Yariv Levin si sono immediatamente allertati e mobilitati, avvertendo che «nel caso in cui la pubblicazione sul sito che definisce punto di partenza della competizione “Gerusalemme ovest” non venga cambiata, il governo di Israele non sarà coinvolto nell’evento”.

Rettifica sul percorso del Giro d’Italia: via la dicitura “Gerusalemme ovest”

Immediata la replica e la rettifica: «A Gerusalemme, capitale di Israele, non ci sono est e ovest. C’è solo una Gerusalemme unita», hanno ribadito e postato le autorità israeliane, precisando che la pubblicazione «viola l’accordo con il governo israeliano» fatto dagli organizzatori della corsa. Tutto ha origine dal fatto che, per la prima volta, la partenza di un grande giro verrà data fuori dall’Europa, da Israele, con tre tappe. Ma l’equivoco topomastico in agguato ha rischiato di far saltare accordi e linee di partenza: la dicitura “Gerusalemme Ovest” è «priva di alcuna valenza politica», hanno denunciato i ministri della Cultura e dello Sport israeliani, e così la incauta definizione è stata «subito rimossa da ogni materiale legato al Giro d’Italia». È quanto si legge in una nota di Rcs Sport dopo la polemica dei ministri israeliani sulla scritta West Jerusalem presente sulle cartine della prossima edizione della corsa rosa, che partirà proprio da Gerusalemme. «Rcs Sport tiene a precisare che la partenza del Giro d’Italia avverrà dalla città di Gerusalemme – ribadiscono gli organizzatori –. Nel presentare il percorso di gara è stato utilizzato materiale tecnico contenente la dicitura “Gerusalemme Ovest”, imputabile al fatto che la corsa si svilupperà logisticamente in quell’area della città. Si sottolinea che tale dicitura, priva di alcuna valenza politica, è stata comunque subito rimossa da ogni materiale legato al Giro d’Italia».

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