Iraq, fosse comuni con 400 corpi massacrati e ammassati in una città presidio dell’Isis

12 Nov 2017 10:58 - di Bianca Conte

Fosse comuni con 400 corpi massacrati e ammassati: un orrore senza fine, quello che continua ad emergere dai meandri delle città fantasma appena strappate ai miliziani del terrore. Profondità scavate nel terreno che hanno fatto riemergere nella citta irachena di Hawija, nel Nord del Paese, nel deserto tra Baghdad e Mosul, altre terrificanti testimonianze della barbarie jihadista. A darne conto è, ancora una volta, la Bbc che, nel riportare i macabri dettagli del rinvenimento, riporta anche la dichiarazione del  governatore di Kirkuk, Rakan Said, il quale specifica che la fossa  comune è nelle vicinanze di una base militare trasformata in area per le esecuzioni quando era sotto il controllo dell’Isis, le cui forze occupavano la zona fino al mese scorso.

Iraq, fosse comuni con 400 corpi ammassati

Secondo quanto riferito dal generale Mortada al-Luwaibi, i siti dei macabri ritrovamenti sono stati individuati e perlustrati dopo la “segnalazione di alcuni testimoni”. Lo scorso anno, scrive infatti la Bbc online e riporta il sito di Rainews – “l’Associated Press ha pubblicato uno studio che aveva individuato 72 siti in Iraq: alcuni potevano contenere dalle 5mila a più di 15mila cadaveri, secondo l’Ap”. Corpi massacrati e accatastati ad appena 240km a nord di Baghdad: uno scempio che si è consumato nel silenzio in uno dei luoghi dell’orrore presidiati dagli uomini del Califfo e che le truppe governative hanno riconquistato al potere centrale appena ad ottobre. “Alcuni – riporta la Repubblica online nel servizio dedicato alla tragica scoperta – erano in abiti civili, altri con una tuta che l’Isis faceva indossare alle persone condannate a morte”. Una morte inflitta nel più terrificante dei modi…

 

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