In classe si studia sui libri islamici: «Donne inferiori». Bufera nelle scuole inglesi
In Gran Bretagna alcuni libri di testo islamici gridano vendetta. «Le donne sono inferiori», è una delle tante perle – forse la più grave – che si evince da alcune ispezioni effettuate nelle 177 scuole musulmane e riportate in un’inchiesta del Corriere della Sera. Nelle scuole di confessione musulmana nel Regno Unito, infatti, gli ispettori scolastici hanno scoperto che in molti libri viene insegnato che i mariti hanno tutto il diritto di picchiare le mogli, che donne sono inferiori e che, soprattutto, non hanno alcun diritto di aspirare a particolari ambizioni. Insomma, anche la Gran Bretagna, paese cosmopolita per eeccellenza, ci si interroga se quel che viene insegnato nell scuole islamiche sia in liena con la legislazione vigente. In questi casi scolastici gli insegnamenti sono irricevibili.
Gb, scuole islamiche: neanche il nuoto per le ragazze
In Inghilterra esistono 177 scuole musulmane, diverse delle quali finanziate dallo Stato – leggiamo- e mentre molte sono considerate di buon livello, in alcune si constata che si inculcano «valori in contrasto con quelli britannici». Già di recente gli ispettori governativi avevano criticato l’imposizione del velo, praticata in certe scuole musulmane, alle bimbe delle elementari (di norma il velo non dovrebbe essere indossato prima della pubertà). E un istituto che praticava la segregazione fra maschi e femmine è stato posto sotto osservazione, mentre si indaga sul crescente numero di casi in cui le ragazze vengono scoraggiate dal partecipare alle lezioni di nuoto».
Ispettori: “Necessità di promuovere valori britannici»
Gli interventi degli ispettori hanno suscitato un vespaio di polemiche: «una lettera aperta firmata da oltre mille docenti li ha accusati di razzismo per aver focalizzato l’attenzione esclusivamente sulle scuole musulmane, in un momento in cui cresce l’islamofobia nella società. Ma l’ispettore capo di Ofsted, l’organismo di controllo delle scuole, ha sostenuto che i recenti attentati a Londra e Manchester dimostrano la necessità di promuovere i valori britannici nelle scuole come argine all’estremismo e alla radicalizzazione. Nell’opinione pubblica è ancora viva la memoria del caso Trojan horse (cavallo di Troia) del 2014, quando i fondamentalisti islamici tentarono di infiltrare le scuole di Birmingham e piegarle alla loro dottrina», leggiamo. Difficile equilibrio fra tolleranza e adesione ai valori nazionali. almeno in Gb si pongono il problema delle donne. Da noi, invece, Boldrini e compagnia buonista fanno finta che le donne islamiche non hanno problemi.