Il governo Gentiloni blocca il sostegno agli autistici. Si sospetta una faida nel Pd
Una faida interna al Pd dietro la decisione del governo Gentiloni di impugnare la legge regionale della Campania per il sostegno agli autistici? Un’ipotesi inquietante, ma assolutamente da verificare.
Il sospetto di uno strano gioco di sponde politiche è lecito, visto che il Consiglio dei ministri ieri ha impugnato la norma approntata dalla Regione Campania obiettando che la stessa reca disposizioni che interferiscono con le funzioni del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione. Un atto contro l’amico renziano Vincenzo De Luca ma soprattutto contro il promotore della stessa legge, il presidente della Commissione Sanità Lello Topo che al congresso insieme a Mario Casillo, capogruppo alla Regione, ha sbaragliato il fronte deluchiano appoggiando il neoeletto segretario Costa contro Nicola Oddati, ex vicesindaco di Iervolino e assessore di Bassolino oggi scudiero del Governatore.
La denuncia, in Consiglio regionale, è arrivata da Ermanno Russo, vicepresidente del Consiglio e componente della Commissione Sanità. «La cosa più assurda è che, mentre gli utenti continueranno a vivere la frustrazione di cure disorganizzate ed erogate senza una strategia comune, il presidente della Regione De Luca dovrà ora difendersi davanti alla Consulta dall’impugnativa del Governo contro un ricorso che lo accusa di aver violato la Costituzione come Governatore ma, contemporaneamente, lo considera parte lesa in quanto commissario ad acta alla sanità», spiega Russo. «Ciò che sorprende è la totale assenza di dialogo tra la Regione e il Governo, che in barba alle necessità dei cittadini, litigano su cavilli burocratici perdendo di vista l’obiettivo principale della vicenda, che è quello delle cure alle persone con disturbi dello spettro autistico», prosegue il vicepresidente del Consiglio regionale. «In questa sfida contro se stesso, siamo curiosi di capire ora quale parte di De Luca prevarrà, quella di difensore delle legittime istanze degli utenti campani o quella di osservante esecutore del Piano di rientro del Governo», conclude Russo.