I curdi hanno imparato il catalano: e chiedono seri colloqui con Baghdad

7 Nov 2017 18:39 - di Redazione

Nessuna regione o provincia irachena ha il diritto di secessione dall’autorità centrale di Baghdad. Lo ha stabilito la Corte suprema dell’Iraq dopo il referendum del 25 settembre sull’indipendenza del Kurdistan iracheno. Lo ha annunciato un portavoce della Corte suprema. La sentenza è una risposta alla richiesta del governo di Baghdad di mettere fine a qualsiasi ”interpretazione errata” della Costituzione irachena e a confermare la necessità di preservare l’unità dell’Iraq. Ma il governo regionale del Kurdistan è pronto a negoziare con Baghdad, sulla base della Costituzione, per risolvere tutti le questioni sul tavolo. Lo ha sottolineato il premier curdo, Nechirvan Barzani, nel corso di una conferenza stampa a Erbil durante la quale ha evidenziato come quello militare non sia il giusto approccio per trovare un accordo tra le parti. “Il governo regionale del Kurdistan è pronto per colloqui che abbiano l’obiettivo di raggiungere il miglior risultato possibile per l’Iraq e la regione curda”, ha dichiarato Barzani ai giornalisti. “Non riteniamo che le questioni possano essere risolte militarmente. Servono seri colloqui politici”, ha aggiunto. Il primo ministro curdo, citato dal sito dell’emittente Rudaw, ha affermato che “gli ultimi 14 anni ci hanno insegnato che non si possono risolvere le differenze con la mentalità di chi è forte e chi non lo è”. Poi ha ammesso che Erbil ha una visione diversa della Costituzione irachena rispetto a Baghdad, “ma possiamo ancora risolvere tutte le questioni attraverso il dialogo”. Barzani ha infine rivolto un appello al dialogo anche a quei partiti iracheni che vogliono “veramente” capire la situazione e trovare un accordo. “I colloqui non devono necessariamente essere solo con il governo”, ha concluso.

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