Hariri oggi da Macron il mediatore: ma il futuro del Libano è sempre più nero

18 Nov 2017 14:40 - di Redazione

Il primo ministro dimissionario del Libano, Saad Hariri, è arrivato all’Eliseo per un incontro con il presidente francese, Emmanuel Macron, che si improvvisa mediatore nella grave crisi che sta affliggendo il Libano. Il primo ministre libanese Saad Hariri tornerà in patria “nei prossimi giorni o settimane”. Lo ha detto il presidente francese, che oggi riceve Hariri all’Eliseo. “Quello inviato due giorni fa al primo ministro Hariri è un invito amichevole , sia per discutere con lui che per ricevere a Parigi il primo ministro di una nazione amica – ha detto Macron- Il primo ministro Hariri, penso, tornerà poi nel suo Paese nei prossimi giorni o settimane. Toccherà a lui svelare la sua agenda, ma non ho dubbi in proposito”. Hariri arriverà a Parigi da Riad, dove il 4 novembre ha annunciato a sorpresa le sue dimissioni. Da allora Hariri non ha più lasciato l’Arabia Saudita, alimentando speculazioni sul fatto che sia prigioniero o sottoposto a pressioni dei sauditi. E la tensione sale: “C’è un tentativo di creare il caos nella regione, gli eventi in Libano lo dimostrano” e nel Paese dei Cedri ci sono alcune “parti” che il passare del tempo dimostrerà che sono “coinvolte” in quanto accaduto. Lo ha affermato il ministro degli Esteri libanese, Gebran Bassil, in un’intervista a Russia Today durante la sua visita a Mosca. Il capo della diplomazia di Beirut, leader della Libera corrente patriottica, ha aggiunto che il Libano ha “pieni poteri” per rispondere a questo “tentativo” di seminare il caos e ha comunque auspicato che ciò non sia necessario. “Nel caso in cui il premier commetta un errore, è il popolo libanese a giudicare ed eventualmente a sostituirlo, non le potenze straniere”, ha detto ancora Bassil, a quasi due settimane dalle dimissioni annunciate da Riad il 4 novembre dal primo ministro Saad Hariri. E Riad incalza alimentando l’escalation di violenza: senza il “disarmo” del movimento sciita libanese Hezbollah “il Libano non sarà mai pacificato”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, Adel al-Jubeir, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Madrid con il suo omologo spagnolo, Alfonso Dastis. Riferendosi alla crisi politica libanese, al-Jubeir ha sottolineato che “Hezbollah ha messi degli ostacoli di fronte al primo ministro dimissionario Saad Hariri”. “Non può essere permesso a Hezbollah di agire nell’illegalità”, ha proseguito il capo della diplomazia saudita. Al-Jubeir ha quindi evidenziato che “l’Arabia Saudita è sempre stata una sostenitrice del Libano, dell’accordo di Taif e di tutte le risoluzioni internazionali che incoraggiano il ritorno del Paese sulla scena diplomatica”. Riad è “uno dei maggiori sostenitori del Libano”, ha concluso al-Jubeir.

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