Giletti: «Sono stato fatto fuori dalla Rai per motivi politici, ero scomodo»

14 Nov 2017 11:12 - di Elsa Corsini

«Un esito oltre ogni nostra aspettativa. Però voglio prima di tutto sottolineare che è stato il risultato di un grande lavoro della mia squadra che ha avuto il coraggio di lasciare la Rai e di tutta La7 che mi ha supportato in ogni modo». Così Massimo Giletti, intervistato dal Giornale, commenta lo straordinario successo di Auditel della prima puntata di Non è l’ Arena in onda domenica sera.

Giletti: cacciato per motivi politici

«Io non volevo vendicarmi. Volevo solo continuare a fare il giornalista e non lo showman, come mi avevano proposto. Però, se sono riuscito a fare questi risultati in prima serata su La7 con un budget molto inferiore a quello che avevo a disposizione su Raiuno, qualcuno deve fare un esame di coscienza». Insiste a dire di non avere nulla contro l’azienda «in cui ho lavorato per trent’anni. Ce l’ho solo con quella persona che ha deciso di mettermi nelle condizioni di andare via proponendomi di fare il presentatore degli show del sabato sera, come Pippo Baudo… Anche se capisco benissimo – aggiunge Giletti – che le responsabilità vanno ricercate in ambienti politici superiori a quello della direzione generale della Rai». Alla domanda se non gli sia sembrato strano che proprio nel giorno del confronto a distanza con Fazio i risultati dell’Auditel siano stati comunicati a fine pomeriggio invece che di mattina, il giornalista di sì:  «Mi pare talmente strano che, secondo me, qualcuno dovrebbe capire meglio quanto è successo». A congratularsi con Giletti per l’exploit dell’esordio il direttore de La7: «La sua telefonata è stata come un forte abbraccio. Abbiamo costruito fin dall’inizio un rapporto duro, tosto ma onesto». Poi aggiunge di aver ricevuto la telefonata di  Antonella Clerici e di Fiorello, « che è stato così gentile con me da mandarmi anche il contributo video che abbiamo fatto vedere all’inizio della puntata». Lo scoop dell’arresto di Giancarlo Tulliani, il cognato di Fini, e il servizio sugli stipendi d’oro sono stati il piatto forte della puntata. «Ha giocato molto l’attesa che si era creata intorno alla trasmissione, dopo quello che ha fatto la Rai, chiudendo l’Arena – spiega Giletti – se ne è parlato tanto e la gente voleva vedere cosa avrei combinato. Poi devo dire che La7 si è spesa tanto per sponsorizzare il programma». Ancora il caso Montecarlo? Non è escluso. «Il mio pensiero va a domenica prossima. E, vedremo in base a quanto raccoglieremo, se continuare ad occuparci dell’affaire Montecarlo».

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