Firenze, due immigrati clandestini picchiano e rapinano studentesse Usa
Prima hanno tentato di scippare una studentessa Usa. Vista la resistenza della vittima, hanno ripiegato su un’altra studentessa statunitense portandole via il cellulare dopo averla malmenata. Arrestati hanno poi scaricato la propria rabbia all’interno della caserma dei carabinieri distruggendo alcune suppellettili. E’ questo il risultato della notte brava di due immigrati clandestini senza fissa dimora che anno assestato l’ultima mazzata all’immagine di Firenze.
I carabinieri del nucleo radiomobile di Firenze sono intervenuti, la notte scorsa, avvertiti da alcuni passanti, verso le 2.30, in via delle Badesse a Firenze, ed hanno arrestato in flagranza un immigrato libico di 29 anni e un immigrato tunisino di 24 anni, entrambi in Italia senza fissa dimora.
I due dopo aver tentato di strappare la borsa di una studentessa statunitense 21enne, non riuscendoci, hanno rubato dalla tasca dei pantaloni di un’altra studentessa americana, 20 anni, il telefono cellulare del valore di 700 euro circa.
La ragazza si è messa a rincorrere i ladri fino a quando uno dei due si è fermato sferrandole un violento pugno al volto, colpendola sul naso e facendola cadere a terra.
A quel punto, un amico della studentessa statunitense ventenne che era in sua compagnia, anch’egli studente statunitense, 20 anni, ha rincorso il ladro e ha ingaggiato una violenta colluttazione con i rapinatori, fino a quando non sono arrivati i carabinieri, chiamati da alcuni passanti, che hanno bloccato i immigrati clandestini.
I due fermati, una volta all’interno della caserma di Firenze, sono andati in escandescenze, danneggiando a calci un pannello posto all’interno della sala equipaggi.
La studentessa statunitense ventenne ed il suo amico hanno riportato lesioni guaribili in 5 giorni e sono stati medicati al Pronto soccorso dell’ospedale di Firenze mentre il 24enne tunisino a seguito delle lesioni riportate nel corso della colluttazione con lo studente americano è stato condotto presso l’ospedale per le cure del caso. La refurtiva è stata recuperata e restituita alla proprietaria. Per i due stranieri l’accusa è di rapina e danneggiamento in concorso. L’immigrato libico 29enne è stato portato dai carabinieri alla casa circondariale di Sollicciano mentre il clandestino tunisino 24enne si trova tuttora nella struttura sanitaria e sarà portato poi, una volta dimesso dall’ospedale, anche lui nel carcere di Sollicciano a disposizione dell’autorità giudiziaria.