Favori sessuali per sbloccare i fondi comunali, il sindaco Pd di Mantova finisce nei guai
Terremoto giudiziario a Mantova: il sindaco Pd, Mattia Palazzi è indagato per concussione. L’accusa è quella di aver chiesto favori sessuali a una rappresentante di un’associazione culturale cittadina, in cambio di contributi comunali da erogare all’associazione stessa. Ne dà notizia la Gazzetta di Mantova. I carabinieri del nucleo investigativo si sono presentati a casa del sindaco attorno alle otto di mercoledì mattina con un mandato di perquisizione e hanno sequestrato il telefonino, il tablet e un vecchio computer. Nelle stesse ore, gli uomini dell’Arma si presentavano anche alle abitazioni della presidente e della vicepresidente dell’associazione citate nell’esposto che ha mosso l’indagine. Anche in quel caso per sequestrare i telefonini. Poi, i carabinieri sono entrati nel municipio di via Roma e hanno chiesto copia di alcuni atti amministrativi.
La replica del sindaco di Mantova
La difesa chiederà alla procura di sentire al più presto il sindaco, che respinge ogni accusa e si dice estraneo ai fatti contestati. «Non ho mai chiesto favori a nessuno abusando del mio ruolo di sindaco, conosco quella signora ma non vi è mai stato nulla di privato con lei. Alla fine il Comune concesse solo il patrocinio a una iniziativa dell’associazione», la replica di Palazzi.