Egitto, i militari scovano e distruggono cinque covi dei terroristi nel Sinai
Continuano le operazioni delle Forze Armate egiziane contro obiettivi degli estremisti “takfiristi” islamici nel Sinai, teatro di sanguinosi scontri da anni. I militari hanno reso noto di aver distrutto cinque covi e due mezzi utilizzati dagli estremisti nella zona meridionale del Nord del Sinai, al confine con Israele e la Striscia di Gaza. “Le forze di sicurezza e i militari continuano le operazioni volte ad annientare gli estremisti e i criminali attivi nel Sinai”, afferma in una nota il portavoce militare, Tamer al-Refai. Di recente le Forze Armate egiziane hanno anche annunciato diverse operazioni lungo il confine con la Libia: sabato scorso i militari del Cairo hanno reso noto di aver distrutto dieci mezzi carichi di armamenti che cercavano di passare il confine tra i due Paesi. Il Cairo prosegue la lotta contro il terrorisìmo islamico su più fronti: la Corte di Cassazione egiziana ha confermato in appello la condanna all’ergastolo per la Guida suprema dei Fratelli Musulmani, Mohamed Badie, accusato di sabotaggio e di violenze dopo la deposizione del presidente islamico Mohamed Morsi nel luglio del 2013. E’ stato quindi respinto il riscorso presentato da Badie e da altri dieci imputati nelle violenze letali tra sostenitori di Morsi e forze della sicurezza nella provincia di Ismailia, a nordest del Cairo, il 5 luglio del 2013. Negli scontri morirono tre persone, mentre altre 16 rimasero ferite. Il verdetto è definitivo e non appellabile. I Fratelli Musulmani sono stati inseriti nella lista delle organizzazioni terroristiche dell’Egitto nel dicembre del 2013. La maggior parte dei suoi membri, compreso Morsi, sono attualmente in carcere.