“Domenica in” ecatombe. Le sorelle Parodi salvate dai cavilli del contratto
Doveva essere l’ultima chance e probabimente lo sarà. Domenica In fa registrare l’ennesimo flop per le sorelle Parodi. Le voci su una possibile chiusura si fanno sempre più insistenti, e nel frattempo dal 19 novembre arriva in soccorso lo Zecchino d’Oro che prevederà una diversa distribuzione dei tempi. Una “ciambella” di salvataggio alle performce deludenti delle due conduttrici tanto coccolate dalla sinistra renziana. Del resto, era stata data un’ultima chance alle sorelle Parodi, quella della domenica appena trascorsa, per valutare tempi e modi per uno stop del programma. Anche nella puntata di domenica 5 novembre lo share non mente ed è una condanna. Cristina e Benedetta Parodi hanno ottenuto il 10,74% di share. Impietoso il confronto con Barbara D’Urso e il suo Domenica Live, che ha ottenuto, complessivamente il 20,75 per cento.
Le Parodi sono “garantite”: cadranno in piedi
La quarta puntata è stata seguita da 1 milione e 971 mila telespettatori, contro il picco di 4 milioni e 586 mila di Barbara D’Urso, che si conferma la regina degli ascolti della domenica pomeriggio. Più d’uno nei piani alti di Viale Mazzini è è pronto a scommettere che la Rai prenderà questa decisione a giorni. Per le sorelle Parodi sarebbe una doccia gelata, anche se con il loro contratto di altri due anni verrebbero comunque “riposizionate” in qualche altro programma. Cristina, moglie di Giorgio Gori, candidato renziano alla Presidenza della regione Toscana, e sua sorella Benedetta sono insomma “protette” da un accordo che obbliga la Rai a riassegnarle in qualche altra trasmissione.