Contingente italiano alla diga di Mosul, baluardo di sicurezza e cooperazione
E motivo di orgoglio e di prestigio, il ruolo svolto dal contingente italiano alla diga di Mosul, in Iraq: baluardo di sicurezza, custode della cooperazione. A maggior ragione oggi, nelle Festa dell’unità d’Italia che celebra valore, ruolo e prestigio delle forze armate tricolore, va ricordata e sottolineata l’attività dei militari italiani che compongono la Task Force Praesidium, condotta in Iraq dove i nostri soldati, con i loro 500 uomini e donne dell’Esercito, garantiscono la sicurezza dei lavori di ristrutturazione della diga di Mosul per scongiurare il rischio di una catastrofe ambientale.
Il contingente italiano alla diga di Mosul
E allora, proprio nei giorni scorsi il Generale Othman al-Ghanimi, Capo di Stato Maggiore dell’esercito iracheno, ha visitato l’infrastruttura. Al-Ghanimi si è recato presso gli uffici del Ministero delle Risorse Idriche, titolare dei lavori di messa in sicurezza della diga, e alla presenza dei comandanti delle unità irachene e della coalizione – rappresentata dalla TF Praesidium – che operano nell’area, l’alto ufficiale iracheno è stato aggiornato sulla situazione operativa e di sicurezza. E così, dopo aver evidenziato l’importanza strategica del progetto, il Generale al-Ghanimi ha rivolto parole di apprezzamento per quanto fatto dal contingente italiano per la sicurezza della diga e delle centinaia di lavoratori internazionali che vi operano. Il Capo di Stato Maggiore dell’esercito iracheno si è complimentato inoltre con il Comandante della task force Praesidium per l’elevato livello di cooperazione raggiunto in breve tempo tra gli Alpini del 3° reggimento e il personale del Reggimento Mosul del Counter-Terrorism Service iracheno, responsabile della sicurezza dell’area della diga. Sicurezza garantita e tutelata al meglio dal nostro contingente.