Clonate migliaia di carte di credito a Roma: ecco come facevano
Quattro persone arrestate in flagranza di reato per installazione di apparecchiature skimmer su alcuni sportelli bancomat, sequestro di decine di carte di pagamento già clonate, di oltre 100 supporti plastico-magnetici ‘vergini’ e di strumentazione elettronica varia come pc portatili, masterizzatori olografici, skimmer e microcamere e di circa 10.000 euro in contant. E’ il bilancio dell’operazione ”Nettuno” messa a segno dai carabinieri della compagnia Roma Centro, con la collaborazione del personale specializzato del comando carabinieri antifalsificazione monetaria e di Europol, grazie alla quale è emersa la clonazione di oltre mille tra carte di credito e bancomat. I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere nei confronti di quattro bulgari, due dei quali eseguiti contemporaneamente in Bulgaria e in Repubblica Ceca dal collaterale organo di polizia estero General Directorate Combating Crime su mandato di arresto europeo, per i reati di associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata alla clonazione di carte di credito previa captazione dei codici personal account number (Pan), frode informatica, con impiego della carte ”clonate” per effettuare prelievo di denaro contante in Paesi esteri come Belize, Indonesia e Giamaica. L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Roma che ha accolto le richieste avanzate dalla Procura della Repubblica di Roma.
Un modus operandi semplice quello attuato dalla banda, mediante l’utilizzo di skimmer a scomparsa, microcamere per carpire i codici pin, ed apparecchiature (quali tastierini, scrittori badge, bande magnetiche e via dicendo) applicati direttamente sui bancomat presi di mira dopo averli acquistati in Bulgaria da ditte specializzate nella realizzazione di tali apparecchiature. “
Nel mirino della banda dei clonatori c’erano soprattutto i turisti in visita nella Città Eterna meno attenti nel momento dei vari prelievi di denaro e quindi vittime più facili per i quattro malviventi. Via Vico, piazza Venezia, piazza Marconi, piazzale Flaminio, piazzale Conca d’Oro, via Appia Nuova, via Fermi, via Vittorio Veneto, via Crescenzio, via Cicerone, largo di Torre Argentina e piazzale dell’Industria, questi i dispositivi Atm manomessi dai clonatori accertati dai carabinieri nel corso delle indagini “