Chi è Cateno De Luca, il deputato che si mise in mutande in Aula

8 Nov 2017 16:17 - di Alberto Consoli

Cateno De Luca, il neo deputato eletto domenica con l’Udc all’Assemblea regionale siciliana e arrestato per evasione, è un personaggio noto per le sue stravaganze. Nel 2007, giovane deputato all’Ars, era entrato nella sala stampa dell’Assemblea regionale siciliana, dove, tra lo stupore dei cronisti e dei commessi, si spogliò fino a restare in mutande. Per coprire gli slip usò all’epoca il drappo della Trinacria, che rappresenta la Sicilia. In una mano teneva la statuetta di Pinocchio e nell’altra una Bibbia. Ma non era la prima volta. Già l’anno prima De Luca, a Messina, per protestare contro il mancato finanziamento per il trasferimento dell’ acqua potabile a Lipari, si era svestito per la prima volta.

De Luca: “striptease” all’Ars

Ma il caso limite era arrivato nel 2007 all’Ars. Lo ‘striptease’ dell’allora esponente di un movimento autonomista che aveva deciso di spogliarsi per denunciare la propria estromissione dalla commissione Bilancio del’Ars, provocò le ire dell’allora Governatore Salvatore Cuffaro che chiese “sanzioni esemplari” per De Luca, accusato di vilipendio alla bandiera. Tutti ricordano ancora lo sguardo esterrefatto dello storico capo-commesso del’Ars, il cavaliere Antonio Boccadutri.

La carriera politica

La carriera politica di Cateno De Luca ebbe inizio nel 1986 nella Dc. Nel 2003 venne eletto sindaco di Fiumedinisi (Messina) e nel 2006 all’Assemblea regionale siciliana nella lista del Mpa. L’anno successivo fondò l’Associazione Sicilia Vera. Nel 2008 venne rieletto all’Ars nel Mpa, partito che lasciò nel 2010 per diventare capogruppo all’Ars di Forza del Sud, fondato da Gianfranco Miccichè. Durante una delle finanziarie all’Ars aveva presentato cinquemila emendamenti ed interventi su ogni punto sfruttando il regolamento d’aula, 10 minuti ad articolo. Dai banchi della maggioranza Francesco Musotto aveva implorato persino l’intervento di Amnesty International.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *