Caso Virgilio, la Fedeli si sveglia e batte un colpo: “Fatti preoccupanti”

19 Nov 2017 18:35 - di Prisca Righetti
L'ex ministro Valeria Fedeli

Spinelli e Xanax spacciati a ricreazione in cortile, con un organizzazione quasi paramilitare in cui soldatini addestrati e pagati a percentuale fanno quadrato intorno a un generale del quinto anno con precedenti penali e qualche arresto sulle spalle. Un’occupazione che ha trasformato lo storico edificio scolastico nel centro di Roma in una sorta di discoteca a cielo aperto dove, tra l’altro, si sarebbero consumati presunti atti sessuali tra due studenti, ripresi da un video che sarebbe stato poi messo in circolazione prima su Whatsapp e poi da li, in rete sui social. E così, tra denunce annunciate e sgomento, campagne mediatiche e rimbalzo delle responsabilità, al Virgilio sembra essere davvero accaduto di tutto: compreso il lancio di bombe carta nel cortile della scuola dopo aver trascorso le lunghe notti dell’occupazione a bere, fumare ballare in una struttura trasformata in una discoteca. Una sorta di girone dantesco a cui – si apprende in queste ore – per accedere sarebbe bastato pagare 5 euro di biglietto d’ingresso, staccato da ragazzi incaricati non si sa da chi e con tanto di buttafuori pagati da non si sa chi altro. Sembra ci fosse persino chi, dotato delle chiavi di aule e bagni, concedesse l’accesso a quei locali a chi ne faceva esplicita richiesta…

Virgilio choc, e finalmente la Fedeli batte un colpo

E in tutto questo, tra sgomento e indignazione – per non parlare della preoccupazioni dei genitori degli studenti del Virgilio – il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca fa sapere che sta seguendo da vicino il caso del liceo di Roma attraverso l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. E a comunicarlo, niente popo’ di meno che la titolare dei dicastero di viale Trastevere, Valeria Fedeli. ”I fatti emersi in questi giorni dalle cronache sono preoccupanti e meritano i dovuti approfondimenti”, ha esordito la ministra alla buon’ora, proseguendo col dire che: “Abbiamo letto di episodi di spaccio, di bombe carta lanciate in cortile, di video rubati con minorenni coinvolti. Sono episodi che vanno condannati e affrontati con fermezza. Ci sono gli strumenti per prevenirli e sanzionarli, anche in ambito scolastico. Sono certa che la comunità educante del Virgilio saprà trovare le modalità per farlo. E che tutte le istituzioni coinvolte faranno la loro parte per aiutare a fare chiarezza. Per questo è urgente ripristinare il dialogo che si è interrotto fra le varie componenti della comunità scolastica. Arginando immediatamente anche la fuga di studentesse e studenti che stanno chiedendo il nulla osta per cambiare istituto”. Un esodo di massa che ci sembra, invece, francamente comprensibile e condivisibile.

La provocazione del dirigente regionale: il Virgilio va chiuso

Anche perché, a giudicare dallo stato dell’arte delineato dalla stessa Fedeli, riprendere in mano una situazione crollata come il tetto dell’edificio solo poche settimane fa, sembra davvero ogni giorno più difficile che mai; e se è sempre auspicabile ripartire dal dialogo tra scuola e famiglia – come ribadito dal ministro dell’Istruzione che ha annunciato di aver chiesto ”al direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio di incontrare al più presto le rappresentanze dei genitori, delle studentesse e degli studenti, i vertici della scuola e gli insegnanti e di farsi promotore di un rinnovato dialogo all’interno dell’Istituto”, è pur vero che, a quanto accaduto finora, più che le parole a questo punto servono fatti e provvedimenti. Per questo, forse, cercare solo di tamponare le emorragie di iscritti è solo l’ultimo disastro da cui ripartire. Un disastro su cui oggi lo stesso direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio, Gildo De Angelis, dalle colonne del Messaggero online ha provocatoriamente ironizzato sostenendo esattamente il contrario di quanto dichiarato dalla Fedeli auspicando il ritorno a un clima di confronto aperto, nell’interesse di tutte quelle studentesse e quegli studenti che hanno scelto questo storico liceo romano. “Il Liceo Virgilio? Ha paradossalmente chiosato De Angelis – dovrebbe essere chiuso e gli studenti dovrebbero essere ridistribuiti su altre scuole”. Più chiaro – e polemico – di così…

 

 

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