Bonino replica al prete: “Ne ho uccisi più di Riina? Così offendi le donne”

“Ha più morti innocenti sulla coscienza Totò Riina o Emma Bonino?”, era stata la domanda postata su Facebook, domenica, da un prete di Bologna, don Francesco Pieri, che con un metodo discutibile aveva voluto fare un parallelo tra la morte del boss mafioso e i tanti bambini che non hanno visto la luce a causa della legge sull’aborto promossa e portata avanti negli anni dai Radicali di Emma Bonino. La quale ha replicato, infastidita, con queste parole: “Gli insulti qualificano chi li fa non chi li riceve”. Per poi aggiungere: “Immagino Don Piero abbia fatto il mio nome per rappresentare milioni di donne che hanno subito in un modo o nell’altro il trauma dell’aborto”, ha scritto Bonino su Twitter, “l’offesa quindi non l’ha rivolta a me ma a milioni di donne“.

Quell’accostamento tra Riina e la Bonino aveva fatto inorridire più di un ‘seguace social’ del prete e docente alla Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna, tanto da essere poi nascosto. Ma don Piri ha continuato a perorare la sua causa nei commenti, rincarando la dose: “Moralmente non c’è differenza”, avrebbe infatti risposto agli utenti, ricordando anche come il Concilio Vaticano II “mette l’aborto (non importa se legalizzato, ospedalizzato e mutuabile o no) in serie con “genocidio, omicidio volontario” e altri crimini orrendi (GS 27), tra cui certamente quelli di mafia, e lo definisce “abominevole delitto” (GS 51). Solo che vedo meno gente disposta a indignarsi e schierarsi per “questi” innocenti. Anche tra chi metterebbe la mano sul fuoco per il Vaticano II”.