Blitz della polizia in “slum” di clandestini: trovati droga e latitanti

9 Nov 2017 18:23 - di Redazione

Continuano, da parte della Polizia di Stato, i controlli finalizzati a prevenire e a contrastare fenomeni di degrado urbano, a verificare l’osservanza da parte di cittadini stranieri, spesso clandestini, del rispetto della vigente normativa inerente l’ingresso e la permanenza sul territorio nazionale. L’attività del personale delle Volanti, del Reparto Mobile di Senigallia e degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Bologna, dai cinofili della Polizia di Stato, coordinate sul territorio dal dottor Cristian Magliarisi, si è concentrata nella mattinata appena trascorsa in alcune aree del capoluogo, dalle quali nei giorni scorsi erano giunte alcune segnalazioni da parte dei residenti e per le quali era già stata avviata un’ attività di monitoraggio da parte degli agenti. A essere passata al setaccio è stato in particolar modo il noto immobile di via Ugo Bassi e le aree a esso adiacenti. L’attività della Polizia di Stato, effettuata unitamente al personale della Polizia municipale di Rimini e con i funzionari della Ausl, ha permesso di individuare all’interno dell’edificio 10 persone, di cui due “richiedenti asilo” e una cittadina regolare sul territorio (la cui scomparsa da un locale centro di accoglienza quando ancora era stata minorenne era stata denunciata), nonché di sequestrare alcuni grammi di marijuana sotto alcuni materassi. Tutti gli altri sette stranieri risultati irregolari sul territorio sono stati denunciate per invasione di edifici. Per uno di loro sono scattate le manette, in quanto doveva ancora scontare una pena residua di tre anni, per reati afferenti a stupefacenti, evasione e resistenza a pubblico ufficiale. Un altro immigrato è stato invece arrestato per non aver ottemperato al divieto di ingresso sul territorio nazionale. Per gli altri stranieri, cinque tunisini e due marocchini, alcuni dei quali già noti alle forze di polizia per pregiudizi di Polizia, saranno notificati i provvedimenti di espulsione, in quanto non in regola con il soggiorno sul territorio, mentre sono stati interessati i servizi sociali che seguono la giovane ucraina.

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