Banche, Berlusconi bacchetta Renzi: «Irresponsabile coinvolgere Draghi»
Silvio Berlusconi giudica da «irresponsabili» coinvolgere Mario Draghi nelle polemiche sul ruolo di Banca d’Italia nella tormentata vicenda del crac delle banche popolari venete e, soprattutto di Banca Etruria, il cui vicepresidente era il padre di Maria Elena Boschi, attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Ogni riferimento a Matteo Renzi da parte del leader di Forza Italia, che ne ha parlato in un’intervista a Qn, è puramente voluto. Renzi, infatti, sta cercando disperatamente di scaricare su Consob e Banca d’Italia il fallimento delle banche e i danni che ne sono derivati ai piccoli risparmiatori arrivando a lambire anche Draghi.
Berlusconi intervistato da Qn
L’attuale presidente della Bce, ha ricordato Berlusconi, «è l’uomo che con le sue politiche ha contribuito a stabilizzare l’economia italiana e probabilmente ha salvato l’euro in questi anni». È forte tuttavia il sospetto che il Pd lo abbia trascinato nella polemica temendone la concorrenza in caso di pareggio elettorale. Renzi e i suoi, infatti, temono che Draghi, pur scadendo il suo mandato nel novembre del 2019, possa anticipare il suo rientro in Italia per guidare il governo in caso di pareggio alle elezioni politiche del prossimo anno. Eventualità, questa, che Berlusconi ritiene invece del tutto infondata: «A quanto mi risulta – aggiunge ha infatti rivelato il Cavaliere a Qn – Draghi non ha alcuna intenzione di lasciare il suo mandato a Francoforte. Vedo un tentativo di usare la questione banche a scopi elettorali, da diverse parti».
«Sbagliato attaccare Bankitalia per scopi elettorali»
A giudizio di Berlusconi, invece, «non è così che si dovrebbe trattare» una vicenda che «ha messo a rischio e in tanti casi ha danneggiato o distrutto i risparmi degli italiani». Che il leader azzurro si discosti realmente da ogni tentativo di strumentalizzazione elettorale di fatti così delicati lo dimostra quando dice che «gettare la colpa in modo indiscriminato sul sistema bancario, o su Bankitalia, o sulla Consob non soltanto è sbagliato, ma non serve a capire chi sono i veri responsabili, né a punirli». Lo stesso vale per quello che definisce «il tentativo di inchiodare» il Pd per via familiare. «Credo – dichiara in merito Berlusconi – che la responsabilità sia sempre personale».