Attentato a New York, ecco chi è Saipov: un lupo solitario, arrogante e spietato

1 Nov 2017 18:26 - di Lara Rastellino

Freddo, lucido, spietato: l’ultimo volto del terrore risponde al nome di Sayfullo Habibullaevic Saipov, l’attentatore armato di volante che ieri è tornato a spargere sangue e morte a New York, proprio all’ombra della Freedom Tower sorta sulle ceneri del Torri Gemelle. Un luogo simbolo del terrore islamista di nuovo sotto attacco.

Attentato a New York: Saipov, terrorista spavaldo e spietato

Non solo: è spavaldo e si dice fiero del terrore seminato, il militante dell’Isis che ieri a bordo di un mezzo trasformato in micidiale arma di morte ha falciato e ucciso 8 persone – tra cui 5 amici argentini che su quella strada avevano scelto di festeggiare 30 anni di legame e di affetto nato tra i banchi di scuola – ferendone un’infinità di altre. Un’impresa di cui si è vantato Saipov, senza mostrare il benché minimo rimorso. E sulla quale, anzi, si è appena appreso avrebbe dichiarato che, se non si fosse andato a scontrare con uno scuolabus, avrebbe continuato a falciare – a bordo del furgone che aveva noleggiato – altri pedoni e ciclisti sulla pista ciclabile a Lower Manhattan. A svelare solo gli ultimi risvolto da incubo dell’attentato terroristico di New York sono ancora una volta la Nbc, la Cnn, la Cbs, e tutti i media americani concentrati in un’unica, lunga diretta dal fronte newyorkese nuovamente sotto attacco. Media che, citando fonti della polizia che ha interrogato il 29enne uzbeko in ospedale, hanno descritto l’atteggiamento a dir poco irriverente del terrorista islamico istruito e indottrinato dall’Isis e che, ferito dai poliziotti mentre tentava di fuggire, ha continuato ad ostentare fierezza killer e arroganza glaciale. Non a caso, all’interno del furgone utilizzato per la strage, è stato ritrovato un biglietto inneggiante allo Stato islamico. E allora, mentre da fonti mediche si apprende che il terrorista uzbeko sopravviverà alla ferita d’arma da fuoco inferta da un coraggioso poliziotto deciso a bloccarne la fuga – Saipov, ferito all’addome dalla polizia, è stato sottoposto a un intervento chirurgico e non sarebbe in pericolo di vita- altri dettagli sulle indagini arrivano da oltreoceano, alimenatndo la portata di orrore e di sdegno. E allora, per esempio, si apprende che Sayfullo Habibullaevic Saipov, il terrorista islamista di origine uzbeke negli Usa dal 2010, nel pickup bianco noleggiato per pochi dollari e utilizzato per falciare pedoni e ciclisti e uccidere, ha lasciato un biglietto con il giuramento di fedeltà all’Isis. Non solo: dopo che gli agenti dell’Fbi hanno perquisito la casa di Sayfullo Saipov a Paterson, nel New Jersey, dove il responsabile dell’attacco di New York viveva insieme alla moglie ed ai due figli, hanno raccolto nel quartiere le testimonianze sull’attentatore 29enne.Tv e giornali locali, allora, riferiscono di un uomo, che si sarebbe identificato come Ali, e che sostiene di aver affittato qualche mese fa l’appartamento di due stanze a Saipov. Ali ha raccontato che spesso invitava a casa il giovane, che possiede una Toyota Sienna bianca, con targa della Florida.

Un lupo solitario radicalizzato negli States

Insomma, non c’erano avvisaglie che Sayfullo Saipov potesse compiere un attentato: e a dirlo è anche un suo conoscente, Kobiljon Matkarov, anch’egli immigrato uzbeko, che lo frequentava in Florida, dove Saipov viveva. “Era un ragazzo molto allegro. Gli Stati Uniti gli piacevano. Non è un terrorista. Era sempre felice, rideva sempre”, ha affermato Matkarov intervistato da Nbc news. Eppure, io ritratto che emerge non collima con i fatti di sangue delle ultime ore: tanto che lo stesso governatore Andrew Cuomo, ha poco fa ribadito ai microfoni della Cnn che, “dopo il suo arrivo negli Stati Uniti, Saipov ha iniziato ad informarsi sull’Is e sulle tattiche islamiste radicali”. E ancora, anche la Nbc News, citando fonti della polizia, ha riferito che sul biglietto ritrovato all’interno del furgone c’era scritto “l’Is vive per sempre” e che, sempre all’interno del mezzo, sarebbe stato rinvenuto anche un coltello. Intanto, gli investigatori continuano a cercare di fare luce sul passato del terrorista e sulle sue relazioni: ma per Cuomo il profilo dell’attentatore è e resta quello di un “lupo solitario”.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *