Arrestato a Dubai Giancarlo Tulliani. Ma l’estradizione non è scontata

4 Nov 2017 18:41 - di Redazione

Giancarlo Tulliani è stato arrestato a Dubai. Destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per riciclaggio nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma, Tulliani, fratello della compagna dell’ex leader di An Gianfranco Fini, è stato arrestato giovedì scorso. «Giancarlo si era recato alla polizia perché si lamentava del fatto che c’erano dei giornalisti che lo seguivano – ha spiegato l’avvocato Titta Madia, difensore di Tulliani – La polizia, nel raccogliere la sua denuncia, ha visto il mandato cattura internazionale e lo ha arrestato. Tulliani è ora con un avvocato del posto, in attesa del procedimento di estradizione».

Domenica l’udienza di convalida per l’arresto

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, domenica 5 novembre è prevista l’udienza di convalida dell’arresto. Poi si aprirà la partita dell’estradizione. Dagli uffici ministeriali stanno già preparando la richiesta per rimpatriarlo ma si lascia trapelare che l’esito non sia scontato. Il nostro governo ha infatti firmato un trattato di estradizione con gli Emirati arabi nel 2015 (Guardasigilli Andrea Orlando) non lo ha ancora ratificato e dunque potrebbe incontrare inciampi su questa strada.

Tulliani era latitante dal 20 marzo

Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta, compagna dell’ex leader di An ed ex presidente della Camera Gianfranco Fini, è latitante dal 20 marzo scorso. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti era stata emessa dal gip Simonetta D’Alessandro nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma sul presunto riciclaggio internazionale e le slot machine, ma l’arresto non era stato eseguito perché il cognato di Fini si era reso irreperibile.

Al centro dell’inchiesta i rapporti con Corallo

La stessa inchiesta, che ruota intorno ai rapporti della famiglia Tulliani con l’imprenditore Francesco Corallo, considerato il re delle slot machine, aveva portato all’arresto di quest’ultimo il 13 dicembre 2016. Insieme con Corallo, furono arrestati l’ex parlamentare Pdl Amedeo Laboccetta, Rudolf Theodoor Anna Baetsen, Alessandro La Monica e Arturo Vespignani. In concomitanza con gli arresti scattarono perquisizioni a carico di Giancarlo e Sergio Tulliani, quest’ultimo suocero di Fini. Tra le operazioni al centro dell’inchiesta anche la vendita della casa di Montecarlo, già di proprietà di An, che sarebbe stata acquistata da società legate all’imprenditore Corallo che poi avrebbe riversato il denaro alla famiglia Tulliani.

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