Apocalypse Boldrini:«In arrivo 250 milioni di migranti ambientali, colpa di Trump»
«A Trump, che ha basato tutta la sua campagna sullo slogan “America first”, dico che forse è più appropriato che il suo slogan sia “oil first e coil first” perché se il Presidente Usa volesse davvero fare gli interessi degli americani dovrebbe promuovere gli accordi di Parigi non uscirne, come ha fatto». Così la Presidente della Camera Laura Boldrini aprendo il convegno di oggi organizzato in vista dell’anniversario dell’entrata in vigore degli accordi di Parigi sul clima, delinea gli scenari futuri in tema di ambiente e di immigrazione. La colpa è tutta di Trump, secondo la Boldrini: da qui l’appello al rispetto degli accordi di Parigi.
In vista della Cop23 a Bonn, la presidente Boldrini ricorda il ruolo svolto dal nostro Paese sul tema dei cambiamenti climatici: «Ho paura e penso che stiamo arrivando a punto non ritorno, nonostante negli ultimi anni si siano stabilizzate le emissioni in diversi Paesi, compresa la Cina. Dobbiamo riflettere su ciò che stiamo facendo e aggredire questa realtà: servono più sforzi, perché quelli messi in campo non sono sufficienti», attacca la Boldrini, secondo cui come Italia «abbiamo una responsabilità aggiuntiva perché i partner americani sono usciti» e ha ricordato che «occuparsi del futuro del pianeta non è solo riparare i danni, ma anche progettare un mondo nuovo». Dietro l’angolo c’è un apocalittico arrivo di profughi ambientali. Tanti, tantissimi, in tutto il mondo, non solo in Italia.
Quanti rifugiati ambientali avremo nei prossimi anni? Gli studi citati dalla Boldrini ci dicono che entro il 2050 saranno 250 milioni i migranti per ragioni ambientali. Dunque, per la Boldrini, «è una questione di interesse di tutti, di chi arriva e di chi sta nelle città, e no bisogna avere paura, tutti viviamo con la paura di qualcosa, la paura è un sentimento serio e va affrontata, non bisogna vivere con la paura ma gestirla…». Apocalypse Boldrini, ma niente paura: ci salverà l’accoglienza…