Anche Teheran celebra la fine dell’Isis in Iraq e Siria: «La grande vittoria»
La fine dell’Isis è finalmente ufficiale. Da Sochi a Teheran, dopo anni di guerre civili e cooperazioni internazionali; di tavoli diplomatici e operazioni d’intelligence, di stragi e sospetti, è arrivato finalmente il giorno dell’annuncio ufficiale: quello della fine dell’Isis. Della sconfitta dell’autoproclamato Stato Islamico al redde rationem ovunque in Iraq come in Siria. Un epilogo riconosciuto e annunciato oggi anche dal presidente iraniano Hassan Rohani ufficialmente annunciato in un discorso trasmesso in diretta dalla tv di Stato iraniana. Un’annuncio arrivato dopo il colloquio a Sochi tra il leader siriano Bashar al-Assad e il presidente russo Vladimir Putin e alla vigilia del trilaterale che vedrà riuniti nella città sulle rive del Mar Nero Putin, Rohani e il leader turco Recep Tayyip Erdogan.
Generale Soleimani: la fine dell’Isis è «la grande vittoria»
Il generale iraniano Qassem Soleimani, capo della Forza Quds, reparto di élite dei Guardiani della Rivoluzione, si è congratulato con la Guida Suprema, Ali Khamenei, per la «grande vittoria» contro l’Is in Siria e Iraq. L’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna dà notizia di un messaggio di Soleimani a Khamenei in cui il generale annuncia «la fine dell’Isis» e afferma che la «vittoria» è stata possibile grazie alla «saggia leadership» della Guida Suprema, alla capacità di «resistenza» dei popoli di Iraq e Siria, ai governi, agli eserciti, ai «volontari», ai «militanti e al sacrificio dei martiri».