Altro orrore targato Isis, trovati i resti di 73 civili: erano bambini, donne e vecchi yazidi
Proprio nelle stesse ore del summit di Sochi, mentre Assad, prima, e Rohani e Erdogan, poi, ufficializzano con Putin la fine dell’Isis, sconfitto in Siria come in Iraq, le forze della sicurezza irachena fanno sapere di aver trovato una fossa comune a Sinjar, nel nord del Paese, a ovest di Mosul, contenente i resti di 73 civili yazidi, uccisi dal sedicente Stato Islamico (Is).
Trovati i resti di 73 yazidi: erano vecchi, donne e bambini
Lo ha reso noto all’Anadolu il capitano dell’esercito iracheno Jamal al-Daoudi, specificando contestualmente che «la tomba contiene i resti di 73 civili» e che, nel macabro dettaglio, i resti dei corpi massacrati appartengono a 6 bambini, 23 donne e 13 anziani. «Le vittime erano yazidi uccisi da Daesh dopo che il gruppo terroristico ha preso il controllo di Sinjar», ha affermato al-Daoudi. La minoranza etnico-religiosa degli yazidi è tradizionalmente presente nella provincia di Ninive nel nord dell’Iraq. La liberazione della provincia di Ninive dall’Is è stata annunciata ad agosto dal primo ministro iracheno Haider al-Abadi: eppure, anche in quelle zone dell’Iraq “liberato” l’orrore nascosto ha ancora tanto sommerso da rivelare. Purtroppo…
Fosse comuni, un orrore senza fine targato Isis
È un orrore senza fine, quello che continua ad emergere dai meandri delle città fantasma appena strappate ai miliziani del terrore. Profondità scavate nel terreno che, prima ancora del ritrovamento odierno di Sinjar, hanno fatto riemergere neanche 10 giorni fa nella città irachena di Hawija, nel Nord del Paese, nel deserto tra Baghdad e Mosul, altre terrificanti testimonianze della barbarie jihadista. A darne conto, in quel caso, era stata la Bbc che, nel riportare i macabri dettagli del rinvenimento, tornava a sollevare il velo sulle esecuzioni di massa perpetrate dall’Isis, le cui forze occupavano la zona fino al mese scorso.