Al via il processo Cucchi bis: tre carabinieri accusati di omicidio
”Si è perso tanto tempo. Sono passati otto anni in cui si è fatta tanta confusione. È arrivato il momento di smettere di perdere tempo e fare chiarezza”. Così il pm Giovanni Musarò nella prima udienza del processo bis che si è aperto questa mattina davanti alla prima corte d’Assise per la morte di Stefano Cucchi, morto il 22 ottobre del 2009 nel reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini di Roma dopo l’arresto per possesso di droga.
In aula era presente la famiglia di Stefano, la mamma, il papà e e la sorella Ilaria. Nell’inchiesta bis tre carabinieri, Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco sono accusati di omicidio preterintenzionale e di abuso di autorità. Tedesco è accusato anche di falso e calunnia con il maresciallo Roberto Mandolini, mentre della sola calunnia risponde il militare Vincenzo Nicolardi. Musarò in aula ha sollevato la questione in merito al numero di testi presenti nella lista di due degli imputati. ”Più di 250 testi per D’Alessandro e 217 per Tedesco un numero – ha detto il pm – sovrabbondante. Sono state inserite tutte le persone presenti nel fascicolo del pm senza un filtro. Ma si e’ perso già tanto tempo”. La prossima udienza è stata fissata per l’11 gennaio quando il giudice deciderà anche sull’ammissione della lista testi.
Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, ha come sempre auspicato che si giunga alla verità: ”Ho fiducia che questa volta i responsabili della morte di mio fratello e di anni e anni di depistaggi saranno puniti. La verità è in quest’aula, ma non sarà facile farla emergere. Perché proveranno a confondere le acque, dilatare i tempi. Siamo pronti a tutto”.