Afghanistan, Mosca: l’invio di 3000 soldati Nato non è la soluzione
La decisione della Nato di inviare altri 3.000 soldati in Afghanistan, dopo il nuovo attacco terroristico di martedì, “non cambierà nulla”: lo ha detto Zamir Kabulov, rappresentante speciale del presidente russo per l’Afghanistan e direttore del secondo Dipartimento Asia del ministero degli Esteri russo.
Afganistan, Mosca: i soldati della Nato non servono
I talebani sono diventati “una grande forza politico-militare e per fermare lo spargimento di sangue e la guerra civile in Afghanistan è necessario stabilire un dialogo tra il governo afghano e i talebani” , ha aggiunto Kabulov criticando la posizione americana secondo cui per sconfiggere l’Isis bisogna anche sconfiggere i talebani. “Crediamo – ha detto l’alto funzionario russo – che sia sbagliato. Se gli americani credono che i talebani vadano sconfitti, cosa hanno fatto per 16 anni? Come conseguenza dei 16 anni di loro presenza, i talebani sono aumentati e non diminuiti. Cosa gli impedisce la vittoria? Significa che non possono distruggerli. Dunque si tratta di retorica, di parole che non sono supportate dai fatti”.
L’Isis rivendica l’attentato
Il cosiddetto Stato islamico ha rivendicato, con un comunicato all’agenzia di propaganda Amaq, l’attentato a Kabul contro l’emittente televisiva Shamshad. “Abbiamo fatto almeno 20 morti”, hanno riferito i jihadisti, fornendo un bilancio non confermato sul post. Secondo fonti locali, le vittime accertate al momento sarebbero 5: numerosi i feriti. Un commando armato, formato da almeno tre persone, aveva fatto irruzione alle 10:45 locali nei locali dell’emittente. Un attentatore suicida avrebbe fatto detonare il suo esplosivo all’ingresso, per consentire agli altri membri del commando di fare irruzione nell’edificio. “Tramite le telecamere di sicurezza ho visto tre assalitori entrare nell’edificio dell’emittente. Prima hanno sparato a una guardia, poi sono entrati. Hanno cominciato a lanciare granate e sparare”, ha detto il reporter dell’emittente Shamshad, Faisal Zaland, che è riuscito a fuggire da una porta di servizio.