Un giovane si sveglia nella bara. Ma poi muore per davvero
Una vicenda agghiacciante che in passato aveva ispirato anche la penna di Edgard Allan Poe per uno dei romanzi horror, «Sepolto vivo», da cui fu tratto, nel 1962, l’omonimo film per la regia di Roger Corman. E poiché spesso la realtà si diverte a rivelarsi più fantasiosa della fantasia stessa, la tragica sorte immaginata dal romanziere statunitense è toccata in sorte ad un giovane peruviano, il 24enne Watson Franklin Mandujano Doroteo, estratto dalla bara dai parenti che lo vegliavano accortisi all’improvviso che il ragazzo aveva ripreso a respirare.
Durante la veglia aveva ripreso a respirare
Dolore, sbigottimento e, infine, speranza: i parenti corrono verso l’ospedale nel tentativo di riguadagnare alla vita il congiunto che aveva ripreso a respirare. Ma è stato tutto inutile: i medici del nosocomio, una volta arrivato, non hanno potuto che constatare l’avvenuto decesso di Watson, morto – e questa volta per davvero – durante il tragitto.
Il giovane è morto a causa di un dente devitalizzato
Il giovane era stato ricoverato qualche giorno prima con febbre e brividi di freddo a seguito di un intervento per devitalizzare un dente. A causa di alcune complicazioni, i medici dell’ospedale di Contingencia di Tingo María avevano deciso di somministrargli un forte sedativo che lo aveva reso incosciente per più di 24 ore. Secondo il personale il giovane era morto durante la notte.