Torna il “vuoto a rendere” di bottiglie ai baristi e ai ristoratori di tutta Italia
Anche in Italia torna il “vuoto a rendere“. Le bottiglie vuote, di birra o acqua, potranno essere riconsegnate al barista o ai ristoratori in cambio della restituzione di una piccola cauzione versata al momento dell’acquisto. La misura è prevista da un regolamento del ministero dell’Ambiente pubblicato il 25 settembre scorso sulla Gazzetta Ufficiale. Il sistema era molto diffuso nel nostro Paese fino all’inizio degli anni Sessanta.
“Vuoto a rendere”, ecco come funziona
Per il momento il provvedimento, in vigore a partire dal 10 ottobre in via sperimentale per un anno, interesserà solo alcune tipologie di contenitori: bottiglie di acqua minerale e birra “serviti al pubblico”, in plastica, vetro o altro materiale e di volume compreso tra 200 ml e 1,5 litri, che potranno essere riutilizzati fino a dieci volte. Secondo il nuovo regolamento, il valore della cauzione deve essere correlato al volume dell’imballaggio e sarà compreso tra 5 e 30 centesimi di euro. La sperimentazione interesserà alberghi o residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo che decidono volontariamente di aderire. I locali coinvolti nel progetto possono essere facilmente individuati dai consumatori attraverso una “etichetta green” posizionata all’ingresso. Questa modalità di riutilizzo dei contenitori è molto utilizzata nei Paesi del nord Europa, come Germania, Norvegia, Danimarca e Finlandia, o Gran Bretagna.