Toh, chi si rivede: il giudice che condannò il Cav in politica con il M5S

26 Ott 2017 13:51 - di Niccolo Silvestri

In fondo, a guardar bene, era scontato. Ma sì, che dubbio c’era? Del resto, da giudice “anti-Berlusconi” a pasionario di qualsiasi cosa, sigla di partito o di movimento o, ancora, di semplice organizzazione antipatizzante nei confronti del Cavaliere, è più breve di un punto. E allora non desti alcuna meraviglia la presenza di Antonio Esposito alla kermesse grillina dell’altro ieri in Piazza Navona.

Esposito oggi è presidente emerito della Cassazione

Non lo ricordate? Eppure, il dottor Esposito ebbe momenti di assoluta rilevanza e notorietà qualche anno fa per essere egli stato il giudice che ha definitivamente condannato Berlusconi per frode fiscale. Un vero salvatore della patria agli occhi dei seguaci di Beppe Grillo ora ammaliati dal nulla politico portato avanti con discreta eleganza da Luigi Di Maio. Esposito, presidente emerito della Cassazione, oggi in pensione, non si è limitato a presenziare alla manifestazione dei Cinquestelle ma – come ha ricordato Il Tempo – ha preso anche la parola per scagliarsi per pronunciare una vera e propria requisitoria contro il Rosatellum bis, da lui definita «la peggiore legge elettorale di sempre», sicuramente «incostituzionale».

Il giudice in piazza contro il Rosatellum bis

A questo punto, forse perché contagiato dal contesto, il presidente emerito degli Ermellini ha sfoderato un insospettato piglio da capopopolo arrivando ad invocare «una grande mobilitazione democratica» per coinvolgere, «oltre ai cittadini, anche comitati, associazioni, sindacati» e «perché no, anche magistrati a cui nessuno può impedire di manifestare il proprio pensiero». Non solo, a deputati e senatori grillini chiede l’Aventino: «Abbandonino definitivamente i lavori parlamentari», perché «non è più tempo di sterili iniziative quali la temporanea uscita dell’aula». Servono, insomma, «gesti forti» come «quello di astenersi dal partecipare ai lavori parlamentari».

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