Strage nell’oasi: uccisi 55 poliziotti egiziani in uno scontro con gli islamisti
Sarebbero almeno 52, 55 secondo i siti arabi, gli uomini delle forze di sicurezza egiziane rimasti uccisi nella sparatoria con terroristi scoppiata ieri durante un blitz della polizia in un presunto covo di militanti a sudovest del Cairo. Lo hanno riferito le tv satellitari arabe riportando un nuovo bilancio non ufficiale degli scontri. Lo scontro a fuoco è avvenuto nel distretto di al-Wahat al-Bahariya, tra il Cairo e l’oasi di Bahariya, nel governatorato di Giza. Il ministero dell’Interno del Cairo non ha ancora fornito un bilancio ufficiale, ma ha fatto sapere che “diversi terroristi sono stati uccisi”. La tv di Stato egiziana riferisce intanto di una vasta operazione delle forze di sicurezza nella zona. Secondo il giornale al-Masry al-Youm l’obiettivo dell’operazione era un presunto covo del gruppo Hasm, che in passato ha rivendicato diversi attacchi contro le forze di sicurezza egiziane e che le autorità del Cairo considerato legato al movimento dei Fratelli Musulmani. L’attacco è avvenuto a 135 chilometri dal Cairo. Le fonti hanno affermato che le forze di sicurezza sono cadute in un agguato teso dai terroristi. Nella prima reazione ufficiale egiziana agli scontri, il funzionario del Centro per le informazioni sulla sicurezza ha dichiarato che “nel contesto degli sforzi per rintracciare gli elementi terroristici e individuare i loro nascondigli, sono state ricevute informazioni dal settore della sicurezza nazionale che alcuni di questi elementi terroristici si trovavano nell’area dove poi è avvenuto lo scontro. La fonte ha aggiunto che quindi è stata preparata una missione per combattere e snidare questi elementi. I terroristi hanno cominciato a sparare dando luogo a una vera e propria battaglia, con conseguenti morti e feriti di un certo numero di poliziotti e la morte di un certo numero di questi elementi. La polizia sta attualmente rastrellando le aree adiacenti all’area dell’incidente”. Secondo l’Afp, una fonte di sicurezza ha dichiarato che lo scontro è scoppiato quando otto militanti del movimento terrorista – che tra l’altro ha rivendicato la responsabilità di diversi attacchi al Cairo l’anno scorso – sono stati intercettati da una forza di sicurezza che si stava dirigendo verso il nascondiglio per arrestarli. Molti terroristi si sono dati alla fuga.