Sorpresa: “zero tituli” per il Pd nei collegi uninominali del Rosatellum bis
Sorpresa. Il Rosatellum bis che tanto piace a Matteo Renzi rischia di trasformarsi per il Pd nel più clamoroso degli autogol. Non lo diciamo noi, ma lo scrive l’insospettabile Repubblica in un articolo che simula il voto nei collegi uninominali. Ne risulta che in tutte le regioni del Nord – Trentino Alto Adige escluso – più due del Sud, Sicilia e Calabria, il partito di Renzi non prende neppure un seggio. Zero tituli, direbbe Josè Mourinho.
Simulazione di “Repubblica”: Pd a secco al Nord, Sicilia e Calabria
Il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari ha voluto così lanciare un estremo avviso ai “naviganti” nello stesso giorno in cui il Senato si accinge a licenziare, anche qui a colpi di fiducia, il Rosatellum bis. A giudicare dall’esito dei primi voti dell’assemblea di Palazzo Madama – le prime due fiducia sugli articoli 1 e 2 sono passate con 150 e 151 voti – si direbbe che l’appello è caduto nel vuoto, nonostante l’atmosfera all’interno del Pd sia tutt’altro che tranquilla. L’impressione prevalente nel gruppo parlamentare, soprattutto dei peones in spasmodica attesa di riconferma, è che il Pd si stia avviando verso una forma di suicidio assistito. Non si spiegherebbe altrimenti, del resto, la baldanza con cui Renzi sta marciando verso una prospettiva di sicura sconfitta. Nei collegi, infatti, vincono le coalizioni. E il Pd, almeno al momento, non ne non ha.
Al Senato il Rosatellum bis va avanti a colpi di fiducia
Anzi, la decisione di replicare al Senato il ricorso al voto di fiducia ha definitivamente sospinto gli scissionisti di Mdp fuori dalla maggioranza. Vero è che lo schema cui Renzi sta lavorando prevede alleanze di tutt’altro segno – centristi di Alfano, sindaci, un’eventuale lista del ministro Calenda – ma è altrettanto vero che nessuno di questi segmenti riuscirebbe a colmare l’emorragia di consensi a sinistra. È tutto talmente evidente che nel centrodestra è scattata la corsa alla dissimulazione. Repubblica cita l’azzurra Paolo Romani, capogruppo al Senato, secondo cui «il Pd prenderà diversi seggi in Liguria, Lombardia, Trentino». Ua rassicurazione quanto mai sospetta, che però, almeno per ora, non sembra insospettire il Pd.