“Seppuku” di Puidgemont: sabato la Catalogna perderà la sua autonomia

19 Ott 2017 18:59 - di Antonio Pannullo

Tutta questa storia dell’indipendentismo si è rivelato un autentico boomerang per i speparatisti catalani che, ricordiamo, sono una minoranza della popolazione, per quanto agitata. Il meccanismo perverso messo in moto da Puidgemont e compagni ha avuto il risultato di far perdere alla catalogna anche quella autonomia di cui ha goduto sino a oggi. “Il governo ha constatato il rifiuto del governo di Catalogna di rispondere alla richiesta” di chiarire se ha dichiarato l’indipendenza e pertanto porterà avanti le procedure previste dall’articolo 155 per ristabilire l’ordine in Catalogna”. Questa la prima risposta del governo di Madrid alla nuova lettera del leader catalano Carles Puigdemont. “Il governo convocherà un Consiglio dei ministri sabato per attivare l’articolo 155 e sospendere l’autonomia della Catalogna”, si legge in un comunicato pubblicato dai media spagnoli. “Il governo della Spagna ha constatato alle 10 di questa mattina – ultima scadenza stabilita – il rifiuto del presidente della Generalitat della Catalogna di rispondere alla richiesta che gli era stata presentata lo scorso 11 ottobre in cui si chiedeva di dire in forma chiara e precisa se l’autorità della Catalogna avesse proceduto a dichiarare l’indipendenza di questa comunità autonoma e lo si sollecitava a ripristinare l’ordine costituzionale alterato”, si legge nel comunicato. “In conseguenza di ciò, il governo della Spagna porterà avanti le procedure previste nell’articolo 155 della Costituzione per ripristinare la legalità nell’autogoverno di Catalogna. Il prossimo sabato il Consiglio dei ministri, riunito in forma straordinaria, approverà le misure che indirizzerà al Senato al fine di proteggere l’interesse generale degli spagnoli, tra cui i cittadini della Catalogna, e ripristinare l’ordine costituzionale della comunità autonoma”. “Il governo – prosegue – è grato per l’appoggio delle distinte formazioni politiche con le quali sta concordando in questi momenti una risposta maggioritaria e consensuale alla sfida secessionista. Peraltro, denuncia l’atteggiamento tenuto dai responsabili della Generalitat che cercano, in modo deliberato e sistematicamente, lo scontro istituzionale a dispetto del grave danno che sta causando alla convivenza e struttura economica della Catalogna”. “Il governo utilizzerà tutti i mezzi in suo potere per ripristinare quanto prima la legalità e l’ordine costituzionale, recuperare la convivenza pacifica tra cittadini e frenare il deterioramento economico che l’insicurezza giuridica sta causando in Catalogna”. Da parte sua, Puidgemont ha scritto: “Se il governo dello Stato spagnolo persiste ad impedire il dialogo e continuare la repressione, il Parlamento della Catalogna potrà procedere, se lo considererà opportuno, a votare la dichiarazione formale di indipendenza che non votò il 10 ottobre”. Così si chiude infatti la lettera inviata da Puigdemont a Mariano Rajoy in risposta al secondo ultimatum che il premier spagnolo ha rivolto al presidente della Generalitat chiedendo un chiarimento riguardo alla dichiarazione di indipendenza della Catalogna. A questo proposito, Puigdemont ribadisce che “è ancora vigente” la “sospensione” della ratifica dei risultati del referendum del primo ottobre. “Lo abbiamo fatto per favorire il dialogo che le istituzioni e i leader politici di tutta Europa e di tutto il mondo continuano a chiedere a me e a Lei”, afferma ancora il leader catalano ricordando che per questo nella prima lettera inviata lunedì aveva proposto a Rajoy “un incontro che però non si è svolto”. Invece dell’apertura al dialogo, da Madrid è arrivato un rafforzamento della repressione, argomenta il presidente della Generalitat, che denuncia l’arresto dei presidenti dell’Assemblea Nacional Catalana e Omnium Cultural, associazioni “conosciute per l’azione civile, pacifica e democratica”. “Se nonostante questi sforzi e la nostra volontà di dialogo, che l’unica risposta sia la sospensione dell’autonomia indica che non si ha coscienza del problema e che non si desidera dialogare”, conclude Puigdemont riferendosi alla decisione di Madrid di avviare l’applicazione dell’articolo 155 per sospendere l’autonomia della Catalogna.

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