Roma, finto medico porta una donna nei sotterranei dell’Umberto I per violentarla

24 Ott 2017 12:05 - di Augusta Cesari

Choc al Policlinico Umberto I di Roma. Un uomo si finge medico, indossa una divisa da medico chirurgo e molesta una donna nei sotterranei. I fatti risalgono al luglio scorso quando, la vittima, recatasi in ospedale per una visita medica, era stata accolta da un sedicente psicologo, con indosso la divisa verde, tipica del medico-chirurgo, che, dopo averla rassicurata, l’ha invitata a seguirlo presso il proprio studio. «Mi segua». La donna si è comportata come una qualunque paziente avrebbe fatto. L’ha seguito, ma quello non era lo studio del sanitario, bensì il  tragitto che condce nella galleria sotterranea della struttura. Qui il finto medico ha iniziato ad abbracciarla e ad approcciarla in modo esplicito. Lo leggiamo sul Messaggero.

Finto medico finge di portare la vittima nel suo studio

La donna ha tentato di chiedere all’uomo di smetterla e di accompagnarla fuori ma questi, «prima tentava di dissuaderla, dicendole di essere attratto da lei e poi le ha chiesto di avere un rapporto sessuale orale. Al tentativo di fuga di lei, dopo averla afferrata con violenza l’ha stretta a sé immobilizzandola. Malgrado ciò, la donna, dopo aver morso un dito al suo aggressore si è divincolata riuscendo a fuggire via. Più tardi, negli uffici di polizia, nel raccontare quanto accaduto, la donna ha fornito l’esatta descrizione del suo aggressore, peraltro corrispondente alle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’ospedale, in cui si vedeva chiaramente questa fuggire inseguita dall’uomo con indosso il camice verde», leggiamo nella ricostruzione. la foto dell’aggressore è stata diffusaall’interno dell’ospedale e un medico del pronto soccorso, certo di aver riconosciuto l’aggressore, ha telefonato ai poliziotti. «L’uomo, identificato per L.L.M., italiano di 25 anni, dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare, eseguita dagli agenti del commissariato di Cassino, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione, in provincia di Frosinone».

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