Rifugiato dà in escandescenza, caos al centro d’accoglienza, carabinieri aggrediti

13 Ott 2017 14:19 - di Augusta Cesari

Ci risiamo, l’enesima aggressione. Con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale i carabinieri hanno arrestato a Valderice, nel Trapanese, un richiedente asilo ghanese di 21 anni, entrato in Italia nel 2015. I militari sono intervenuti in via Enrico Toti dove alcuni cassonetti dell’immondizia erano stati sistemati in mezzo alla strada bloccando il passaggio delle auto. Chiamati e giunti sul posto nei pressi del centro di accoglienza Villa Sant’Andrea, i carabinieri hanno trovato il cittadino extracomunitario in evidente stato di agitazione. Hanno tentato di fermarlo e come sempre, porre rimedio a una situazione incandescente che rischiava di finire fuori controllo.

Carabinieri aggrediti

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il ghanese sarebbe andato su tutte le furie per un’ordinanza emessa dal Tribunale di Palermo che gli proibiva di rimanere nel centro d’accoglienza. Doveva andare via, ma la sua reazione alla vista dei militari è stata violenta: il 21enne ha dato in escandescenza e non ha esitato a scagliarsi anche contro di loro, rendendo necessario l’intervento del 118. Sono dovuti intervenire i rinforzi. L’immediato arrivo di altri due equipaggi del nucleo Radiomobile della Compagnia di Trapani ha permesso di immobilizzare ed arrestare il giovane che fino alla fine ha opposto estrema resistenza. Dopo le formalità di rito è stato condotto al carcere San Giuliano in attesa del rito direttissimo. 

Le proteste dei migranti

Ricordiamo che il centro di accoglienza Villa Sant’Andrea è ben noto alle cronache: era un Hotel diventato anni fa centro d’accoglienza per immigrati su disposizione della  prefettura di Trapani.  La struttura sostituì il centro di Bonagia  in fase di chiusura. Entrambi gli edifici sono gestiti dalla Cooperativa sociale Badia Grande. L’albergo ospitava appartenenti alle forze di polizia  trasferiti presso una struttura confiscata alla mafia. Il centro di Bonagia è stato poi riconvertito in centro Sprar per richiedenti asilo. La struttura ha dato spesso problemi per le lamentele degli immigrati ospitati circca i servizi giudicati insoddisfacenti. “Siamo quattro in una stanza con un solo bagno”, “non ci fanno cucinare nelle stanze”, “non posso tagliare i capelli ai miei compagni fuori dal bagno della nostra stanza”, sono alcune delle lamentele registrate nel corso di vari episodi che si sono succeduti. Poi hanno alzato il tiro:  “Non è vero che i soldi spesi per noi sono del governo italiano vengono dalle Nazioni Unite”, “Ci dovete accontentare, è grazie alla nostra presenza che tante persone di qui hanno un lavoro”, hanno più volte  affermato, “recependo” in pieno gli argomenti dei buonisti nostrani….

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